Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] 'espansione delle dimensioni delle imprese non avrebbe limiti e si creerebbero necessariamente situazioni monopolistiche. Il concetto di concorrenzaperfetta è invece compatibile con l'ipotesi di rendimenti di scala costanti: ciò implica che i prezzi ...
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Astronomia
E. stellare Condizione fisica di una stella (➔), in cui tutta l’energia generata nella parte centrale sia trasmessa agli strati superficiali e da questi irradiata all’esterno. Nello studio della [...] E.H. Chamberlin hanno tentato di dimostrare la possibilità di un e. per forme di mercato intermedie tra la concorrenzaperfetta e il monopolio.
Il largo impiego dello strumento matematico che caratterizza l’analisi economica degli anni successivi ha ...
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Chimica
S. ionico Fenomeno caratteristico di alcuni tipi di solidi, sia organici sia inorganici, che, messi a contatto con una soluzione ionica, sono capaci di mandare in soluzione ioni, mentre il posto [...] tra i costi marginali di sostituzione dei due prodotti si dice rapporto marginale di sostituzione. In un regime di concorrenzaperfetta il prezzo dei fattori produttivi tende a essere uguale al valore del prodotto marginale di ciascuno di essi. Dal ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] non ha alcuna connessione con la teoria del valore-lavoro.
È da osservare che nelle forme di mercato diverse dalla concorrenzaperfetta, la spiegazione teorica del p. differisce a seconda della forma di mercato. Infatti, variando la forma di mercato ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] , ma in aumenti eccessivi dei costi di produzione, e segnatamente dei costi di lavoro. In effetti, in condizioni di concorrenzaperfetta in cui le imprese non hanno possibilità di influire sui prezzi di vendita dei loro prodotti, se l’incremento ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] , che si fece esplicito riferimento all’i., ritenendo la trasparenza del mercato, cioè la perfetta i., una delle caratteristiche principali della concorrenzaperfetta. Ciò nonostante, è prevalentemente a partire dagli anni 1960 che si sono sviluppate ...
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pubblicità Divulgazione, diffusione tra il pubblico. In particolare, l’insieme di tutti i mezzi e modi usati allo scopo di segnalare l’esistenza e far conoscere le caratteristiche di prodotti, servizi, [...] vi ricorre (impresa o gruppo di imprese) un certo potere di mercato. L’impresa operante in un sistema di concorrenzaperfetta non avrebbe infatti convenienza alcuna a ricorrervi sia per la sproporzione esistente tra gli investimenti necessari per una ...
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Economista (Camberley, Surrey, 1903 - Cambridge 1983). Fu docente di economia all'univ. di Cambridge e allieva di J.M. Keynes. Il suo lavoro teorico, vasto e importante, merita di essere ricordato soprattutto [...] diverse, di sviluppare un apparato teorico che parta da ipotesi più "realistiche" di quelle tradizionali della concorrenzaperfetta. È comunque difficile valutare se questo tentativo teorico sia riuscito o meno, dal momento che il dibattito ...
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Diritto
Diritto civile
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta [...] dei fattori produttivi (capitale e lavoro) e la perfetta flessibilità dei loro prezzi fanno invece sì che il svolgono la propria attività in regime di competizione e di concorrenza. Anche le norme sul collocamento ordinario e obbligatorio sono state ...
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Nash, John Forbes
Giulia Nunziante
Matematico ed economista statunitense, nato a Bluefield (West Virginia) il 13 giugno 1928. Dopo essersi laureato (1945) in matematica presso la Carnegie-Mellon University [...] interesse rivolto alla teoria dei giochi vi è la consapevolezza che in situazioni in cui non vi è né concorrenzaperfetta né monopolio, le decisioni di ogni agente economico sono condizionate dalle scelte degli altri operatori del mercato. In ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
sostituibilita
sostituibilità s. f. [der. di sostituibile]. – L’essere sostituibile. In economia, possibilità di usare un’unità di un bene in luogo di un’altra, traendone la stessa soddisfazione (anche sostituzionalità o surrogabilità o succedaneità):...