GONZAGA, Ferdinando Tiburzio
Raffaele Tamalio
Nacque il 14 apr. 1611, probabilmente nel feudo paterno di Vescovato, nel Cremonese, secondogenito di Giordano e della seconda moglie di questo, la cremonese [...] , condannare e punire quegli stati familiari che contrastavano con i sacri canoni dettati dal concilio di Trento, quali il concubinato e l'adulterio, una prassi di vita evidentemente molto diffusa non solo in città ma nell'intera diocesi. Nello ...
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PIER DAMIANI
Umberto Longo
(Petrus Damiani, Petrus peccator), santo. – Nacque tra la fine del 1006 e gli inizi del 1007 a Ravenna. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Monaco, cardinale vescovo, diplomatico, [...] dall’arcivescovo Gebeardo di Ravenna accusato in seguito di simonia. Si impegnò risolutamente anche contro il nicolaismo (il concubinato dei preti) e la corruzione dei costumi del clero; sul problema dell’omosessualità tra i chierici compose nel ...
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GRISONIO (Grisoni), Annibale
Silvano Cavazza
Nacque a Capodistria, nell'Istria veneziana, intorno al 1490.
Mancano notizie sui genitori. Il cognome era molto diffuso a Capodistria, ma non sembrano imparentati [...] . Ritornato a Capodistria, raccolse le abiure segrete di altri sei accusati di eresia. L'11 e 12 giugno condannò per concubinato e violenze il vescovo di Parenzo P. Gritti; in luglio processò nelle diocesi di Ossero e di Cherso oltre cinquanta ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] nella sua grazia, come legato nella Francia meridionale e in Spagna, dove furono riunite numerose sinodi riformatrici per combattere il concubinato e particolarmente la simonia. È merito di A. II l'aver riannodato i legami fra le Chiese di Spagna e ...
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CALLISTO II, papa
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la [...] . Sono canoni che da questo punto di vista non dicono molto di nuovo: accanto alle tradizionali condanne della simonia e del concubinato dei preti, accanto alle disposizioni a favore dei crociati e dei pellegrini e a sostegno della tregua di Dio, l ...
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CUNIBERTO
Giuseppe Sergi
La prima attestazione di C., uno dei più importanti vescovi di Torino del sec. XI, è relativa alla sua presenza in Pavia per una sinodo del 25 ott. 1046: doveva essere il primo [...] particolare, nel 1059 presenziò al concilio romano di Niccolò II in cui emersero orientamenti rigorosi contro la simonia e il concubinato. L'anno successivo, con i vescovi di Asti e di Novara, difese l'arcivescovo di Milano, Guido, dalle accuse del ...
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BERARDO, santo
Zelina Zafarana
Nacque intorno al 1080, da Berardo dei conti dei Marsi e da Teodosia, nel castello di Colli, nella diocesi dei Marsi, non lontano dall'Aquila. Fonte principale, e quasi [...] , installatovi dall'antipapa Clemente III.
L'attività episcopale di B. si appuntò particolarmente sulla lotta contro la simonia, il concubinato del clero e la dissolutezza dei laici in materia di matrimonio. Il suo rigore contro i potenti locali, che ...
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COSTANTINO (Cosantine, Goantine) di Cagliari
Evandro Putzulu
Nacque in data non esattamente precisabile da Orzocco Torchitorio giudice di Cagliari - il primo, sul quale ci siano giunte notizie storiche [...] da lui stesso e dai suoi genitori; si impegna ad abbandonare le pessime consuetudini di vita dei suoi predecessori, il concubinato, l'omicidio, l'incesto; promette di lasciare alla Chiesa piena libertà nella scelta e nella consacrazione dei vescovi e ...
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LANDINI, Silvestro
Simone Ragagli
Nacque nel 1503 a Malgrate, piccolo castello nella Val di Magra, vicino Sarzana. Probabilmente fu figlio di Paolo, un cortigiano minore gravitante attorno ai marchesi [...] . Il L. combatté efficacemente fenomeni spesso radicati anche tra le fila del clero secolare, come la bestemmia, la "superstitione", il concubinato, la bigamia e l'usura, e fu capace di comporre le liti e le faide che insanguinavano l'Appennino tosco ...
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CANALE, Carlo
Roberto Zapperi
Nato a Mantova da nobile famiglia, in data imprecisata nella prima metà del sec. XV, entrò negli anni intorno al 1472 al servizio dei Gonzaga, in particolare poi del fratello [...] . Il C. aveva entrature nei più intimi recessi dello stesso palazzo apostolico per via dei rapporti, ma non più di concubinato, che la moglie continuava a intrattenere con il suo ex amante, divenuto ormai papa Alessandro VI. Ad una certa familiarità ...
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concubinato
s. m. [dal lat. concubinatus -us; v. concubina]. – Condizione di uomo che vive in stato coniugale con una donna senza essere con lei sposato (e reciprocamente, della donna che convive con l’uomo).
concubina
s. f. [dal lat. concubina, comp. di con- e tema di cubare «stare a letto»]. – Donna che convive in unione libera con un uomo (la parola, che esprime per sé stessa una condanna morale, è ancora in uso soltanto come termine giur.,...