CASTELLI, Giuseppe
Marco Palma
Nacque a Ripatransone (Ascoli Piceno) il 13 ag. 1626 da Amico e Smeralda Giuliani. L’unico fatto noto della sua giovinezza è il matrimonio con Selvaggia Cemiconi celebrato [...] essendo uscito di casa armato appunto in previsione di uno scontro.
Fuggito dallo Stato pontificio, dove gli furono comminate la condanna a morte in contumacia e la confisca dei beni, si rifugiò via mare nell’Italia settentrionale. S’impiegò dapprima ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] quella che era stata l'antica archidiocesi di Milano. Il suo titolare, Lorenzo, aveva aderito già da un ventennio alla condanna dei "Tre Capitoli", ma era fuggito a Genova, insieme con una parte del clero milanese, al momento dell'invasione. Quando ...
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FARINACCI, Prospero
Aldo Mazzacane
Nacque a Roma il 1º nov. 1544, nella casa paterna sita in Trastevere, alla via detta dei Farinacci, per gli immobili che la famiglia vi possedeva.
Il padre Marcello, [...] la posizione, inviando al governatore memoriali d'accusa. Imprigionato a Corte Savella e poi a Tor di Nona, si salvò da una dura condanna evadendo tra l'11 e il 12 apr. 1585, grazie all'uso praticato in Roma di aprire le carceri o di tollerarne lo ...
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TASSI, Agostino
Patrizia Cavazzini
Nato a Roma da Domenico, di professione pellicciaio, e dalla moglie Angela Cenzini di Perugia, fu battezzato al fonte di S. Pietro il 3 agosto 1578. Il vero cognome [...] mantenne mai, Tassi convinse la giovane ad acconsentire a una lunga relazione amorosa. Ritenuto colpevole di «stupro di vergine», fu condannato all’esilio da Roma per cinque anni, anche se lasciò la città solo nell’aprile 1613, in seguito a una nuova ...
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BORGIA, Alessandro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Velletri il 6 nov. 1682 da Clemente Erminio e da Cecilia Carboni. Nel 1695 fu inviato a Roma presso lo zio Giovanni Paolo Borgia, canonico della cattedrale [...] dottrina. Prospettata la difficoltà a Clemente XI, il B., visto che il papa, da un lato, era intransigente nella condanna dei riti, ma, dall'altro, non era disposto a prendere severi provvedimenti nei confronti della Compagnia (quali il divieto della ...
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TUPPUTI, Ottavio
Angelantonio Spagnoletti
– Nacque a Bisceglie, in Terra di Bari, il 18 settembre 1789 da Domenico Antonio e da Nicoletta Fiori.
Le biografie sua, del padre e del fratello Riccardo (v. [...] fu proditoriamente arrestato nei pressi di Caserta e con gli altri insorti fu sottoposto al giudizio di una Gran Corte speciale che lo condannò a morte con l’accusa di «aver preso, e portato le armi contro il Sovrano, e lo Stato; di aver preso il ...
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CARRARA, Marsilio da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Figlio di Giacomo (II) e di Costanza da Polenta, nacque a Padova nel quarto decennio del XIV secolo. Il giorno in cui il padre venne assassinato (19 [...] di 12.000 ducati d'oro che sarebbero stati tratti dal fisco comunale.
Scoperto il complotto, seguirono l'arresto e la condanna di quanti vennero catturati. Il C. però, uscito subito dalla città, aveva fatto in tempo a fuggire e a raggiungere Venezia ...
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CAETANI, Michelangelo
Luigi Fiorani
Nacque a Roma l'8 maggio 1685 da Gaetano Francesco, principe di Caserta e duca di Sermoneta, e da Costanza Barberini. Rimasto orfano di madre nel 1687, seguì nel [...] Ma il suo impegno più assillante era costantemente rivolto a preparare la via del ritorno in Italia al padre, e l'annullamento della condanna alla pena capitale emessa da Filippo V e da Clemente XI. Nel giugno del 1703 il C. si recò a Roma ben deciso ...
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DONINO
Rosa Barovier Mentasti
Originario di Zara, in un documento del 1345 (Cecchetti, 1887) è indicato come "pictor muzolorum. de vitro de Muriano" e cioè pittore di bicchieri (muzoli, moioli, muioli, [...] imponeva la sollecita estinzione di un debito, ancora nel 1316 e nel 1330, quando ottenne la remissione di una condanna per aver contravvenuto ai decreti relativi alla legna da ardere nel procurarsi il combustibile con cui alimentare un suo piccolo ...
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ASINELLI, Filippo
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Nacque a Bologna da Alberto nel primo o secondo decennio del sec. XIII. La sua famiglia, di cui era stato capostipite ai primi del secolo precedente un Pietro, committente della [...] politica bolognese, 'fu il maggiore esponente. Già nel 1245 era podestà a Forlì e Innocenzo IV convalidava il 22 agosto una condanna capitale da lui emessa. Tornato ad esercitare la stessa carica a Forli nel 1251, passò a Modena, insieme con Alverio ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.