Espressione («arte degenerata») con cui in Germania venne bollata l’arte moderna, condannata dalla propaganda nazionalsocialista. La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine [...] e dei valori della razza, fu accompagnata da una violenta campagna denigratoria e da misure vessatorie, che si inasprirono dopo la conquista del potere da parte di Hitler. In questo clima il Bauhaus, già ...
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SOCRATE (Σωκράτης, Socrates)
A. Giuliano
Filosofo greco nato ad Atene nel 470-69 e qui morto nel marzo del 399 a. C. in seguito a condanna a causa del suo insegnamento. S. era figlio di un Sophroniskos [...] scultore (Diog. Laert, ii, 18; Valer. Maxim., iii, 4) e vi era la tradizione che avesse in gioventù esercitato anch'egli l'arte paterna. Si attribuiva a lui un rilievo con le Canti, che si trovava ad Atene ...
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Pittore e patriota italiano (Cortale 1827 - ivi 1907). Prese parte ai moti del 1848 e fu nel 1860 con Garibaldi. Le sue opere (Battaglia di Capua; Battaglia di Legnano; Bruto che condanna i figli) hanno [...] un'evidente ispirazione patriottica e morale. Fu deputato al parlamento nella XII e XIII legislatura ...
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CESARI, Bernardino
Herwarth Roettgen
Figlio, di Muzio, nacque ad Arpino (Frosinone) nel 1571. Fratello minore di Giuseppe, il Cavalier d'Arpino, è documentato per la prima volta a Roma in una condanna [...] del 9 nov. 1592 per tentata estorsione e connivenza con i banditi. Per questo nell'agosto dello stesso anno era fuggito ad Arpino e poi a Napoli; il 3 giugno 1593 fu sollevato dalla pena (Archivio di Stato ...
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Pittore (Cristiania 1852 - Lysaker 1928). Studiò a Copenaghen e a Monaco con W. Diez, per poi soggiornare a lungo in Italia (1879-83). Noto soprattutto per le grandi composizioni storiche (Cristiano II [...] firma la condanna di Torben Oxe, 1876, Breslavia, Museo) dipinse anche paesaggi, ritratti (Oslo, Gall. Naz.) e quadri sacri (Adorazione dei pastori, 1880, Oslo, S. Giacomo). ...
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CORNELIO GALLO (Cornelius Gallus)
G. Sena Chiesa
Importante e colto uomo politico romano, nato a Forum Iulii nel 69 a. C.; collaboratore di Ottaviano dal quale ottenne la prefettura dell'Egitto. Caduto [...] in disgrazia e processato, si uccise dopo la condanna. Come poeta scrisse versi d'amore di gusto alessandrino e fu molto stimato nel suo tempo.
Di lui, come della maggior parte dei poeti romani, non sono conosciuti ritratti sicuri. L'uso della ...
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Pittore italiano (Ceglie Messapico 1891 - Napoli 1982). Trasferitosi a Firenze nel 1912, prese parte al movimento futurista. Nel 1917 firmò con L. Venna il manifesto "Fondamento Lineare Geometrico". Si [...] dedicò poi a un maturo ripensamento della lezione di Cézanne e del cubismo, affrontando temi di condanna della guerra e della violenza (Tre soldati italiani, Milano, Galleria d'arte moderna). Importante fu la sua attività didattica svolta dal 1929 ...
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Erudito (Beaugensiers 1580 - Aix 1637). P. rappresenta la continuità della grande tradizione erudita rinascimentale calata nell'ambiente della nuova scienza che andava allora sorgendo. Di particolare rilievo [...] i suoi rapporti con Galileo, Mersenne, i fratelli Dupuy, Gassendi, Cassiano dal Pozzo; quando ebbe notizia della condanna di Galilei scrisse al card. F. Barberini in difesa dello scienziato e perché gli fosse alleggerita la pena.
Vita e opere
Di ...
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GIROLDO da Como
V. Ascani
Scultore e, probabilmente, architetto attivo in Toscana nella seconda metà del Duecento.Erede della tradizione lombardo-ticinese e ultima importante voce di tale plurisecolare [...] con il quale ha comportato sin dai primi studi (Salmi, 1914; 1928; Biehl, 1926; Toesca, 1927) l'irrevocabile condanna critica dell'artista, G. è sfuggito sinora a un più obiettivo e complessivo approfondimento storiografico talché resta difficile ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.