Bandito romagnolo (Boncellino, Bagnocavallo, 1824 - Russi 1851). Evaso dal carcere, dove scontava una condanna per omicidio colposo, il P. (soprannome derivato dal mestiere di traghettatore) si diede alla [...] macchia e per tre anni imperversò alla testa di una banda nel territorio delle Legazioni, tenendo in scacco la gendarmeria pontificia e le guarnigioni austriache. Responsabile di audaci rapine e assalti ...
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Colonizzatore (Londra 1796 - Wellington, Nuova Zelanda, 1862). Dalla prigione di Newgate, ove scontava una condanna per rapimento e matrimonio clandestino, pubblicò il libro Letter from Sidney (1829), [...] nel quale propose un sistema di lottizzazione e vendita delle terre della corona in Australia, il cui ricavato si sarebbe dovuto spendere per incrementare l'emigrazione. Le sue teorie, elaborate poi nell'opera ...
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Cavaignac, Jean-Baptiste
Rivoluzionario francese (Gourdon, Lot, 1763-Bruxelles 1829). Membro della Convenzione, votò la condanna a morte di Luigi XVI e diresse la repressione antigiacobina in diversi [...] dipartimenti. Nel periodo napoleonico ricoprì vari uffici e nel 1806 fu a Napoli, come consigliere di Stato di Murat. Con l’avvento della Restaurazione, nel 1816, fu esiliato dalla Francia ...
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Militare inglese (m. 1662); colonnello dei dragoni a Naseby (1645), fu (1649) tra i firmatarî della condanna a morte di Carlo I. Membro del parlamento (1654), si oppose alla concessione del "protettorato" [...] a Cromwell. Fuggito in Germania, arrestato e ricondotto in Inghilterra, fu giustiziato ...
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Generale turco (Plaški, Croazia, 1806 - Costantinopoli 1871). Croato, di nome Mihajl Latas, per sfuggire a una condanna per insubordinazione disertò l'esercito austriaco rifugiandosi in Bosnia, dove si [...] fece musulmano. Nel 1834 a Costantinopoli fu nominato precettore del principe ereditario ῾Abd ul-Megīd il quale, salito al trono (1839), lo inviò col grado di colonnello in Siria contro l'esercito di Ibrāhīm ...
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Metropolita di Cesarea di Cappadocia (m. Costantinopoli 558). Sentendosi minacciato per le sue opinioni origeniste, indusse Giustiniano alla condanna dei Tre Capitoli (543) che fu sanzionata dal quinto [...] concilio ecumenico (552-553), ma accompagnata da una nuova condanna degli errori di Origene; a questa l'A. si sottomise, riconciliandosi anche col papa Vigilio, che aveva pronunciato la sua deposizione. ...
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Filosofo (n. Žitomir 1901 - m. 1987), uno dei principali teorici marxisti emersi dopo il 1931 con la condanna della scuola di A. M. Deborin. Affermato contro il meccanicismo il compito autonomo della filosofia, [...] M. ha auspicato che questa non rimanga pura indagine teoretica, ma si sviluppi insieme all'indagine scientifica in connessione con gli orientamenti di partito e la lotta operaia ...
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Teologo e giurista (Cesena 1593 - Roma 1684); come assessore al S. Uffizio (1635) prese parte attiva alla condanna del giansenismo, stendendo la bolla In eminenti di Urbano VIII (1642) e la Cum occasione [...] d'Innocenzo X (1653) che nel 1651 lo aveva nominato segretario della speciale congregazione istituita per l'esame delle questioni relative al giansenismo. Nel 1654 venne creato cardinale. Scrisse, tra ...
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Patriota e scrittore (Iseo 1812 - ivi 1897). Affiliato alla Giovine Italia e arrestato nel 1833, scontò parte della condanna presso il carcere dello Spielberg. Liberato nel 1838, ma costretto a rifugiarsi [...] in Piemonte, R. tornò in Lombardia dopo le Cinque giornate di Milano. Provveditore agli studî di Bergamo (1860), vicino al pensiero di Cattaneo e assertore di un ordinamento statale repubblicano e federale, ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.