Medico e matematico (Montdidier 1497 - Fontainebleau 1558). Dopo studî di fisica e di matematica (De proportionibus, 1528), si dedicò allo studio e all'esercizio della medicina e divenne nel 1556 archiatra [...] del canale centrale del midollo spinale e della peristalsi esofagea). Ad essa seguirono De vacuandi ratione (1545), in cui F. condanna l'indiscriminato ricorso al salasso, e De abditis rerum causis (1548), in cui è espresso il ripudio dell'astrologia ...
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Filosofo, teologo ed economista russo (Liven´, Orël, 1871 - Parigi 1944), amico di N. Berdjaev, fu dapprima marxista, e insegnò economia politica alle univ. di Kiev e Mosca. Ordinato sacerdote (1918), [...] 'ipostasi divina, la Sofia, assimilabile all'anima del mondo. Questa teoria gli procurò l'accusa di eresia e la condanna da parte della Chiesa dissidente di Mosca (1935). Tra i suoi scritti: Kapitalizm i zemledelie ("Capitalismo ed economia terriera ...
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Scrittore giapponese (Tokyo 1867 - ivi 1916), di tendenza idealistica. Vissuto in un momento storico di transizione, ha analizzato i valori espressi dalla nuova epoca (individualismo, confronto con altre [...] ("Guanciale d'erba", 1906), quasi un poema in prosa, e i racconti di Yume jūya ("Dieci notti di sogni", 1908). La condanna dell'uomo moderno alla solitudine è il tema che dalla cosiddetta prima trilogia (Sanshirō, 1908; Sore kara "E dopo", 1909; Mon ...
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Profeta ebreo. Visse nel regno di Giuda sotto Giosia (640-609 circa a. C.: cfr. Sofonia 1,1) e profetò annunciando il giorno del giudizio divino, nel quale Dio avrebbe regolato i conti con i suoi nemici, [...] nome, nono nella serie dei Profeti minori; stante la riforma religiosa operata da Giosia, è probabile che le parole di condanna di S. siano a essa precedenti. Quanto al testo che possediamo del libro, esso può avere qualche interpolazione, ma è ...
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Uomo politico spagnolo (Palma di Maiorca 1853 - Madrid 1925). Deputato liberale dal 1881, nel dic. 1892 assunse il dicastero delle Colonie nel gabinetto presieduto da P. M. Sagasta; nel 1894 rassegnò le [...] dovette dimettersi per le difficoltà create dalla ripresa del separatismo catalano e dall'opposizione anarchica e anticlericale (M. volle la condanna a morte di F. Ferrer Guardia). Fu alla guida di altri tre brevissimi governi nel 1918, nel 1919 e ...
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ARNALDO da Brescia
Arsenio Frugoni
Nacque a Brescia verso la fine del sec. XI o al principio del sec. XII. "Clericus ac lector tantum ordinatus", fu discepolo di Abelardo. A Brescia divenne canonico [...] di Eugenio III (da Brescia il 15 luglio 1148), - ha il favore del popolo, soprattutto "apud religiosas feminas". La sua condanna della Chiesa feudale e mondana non si traduce in un'istanza di riforme, all'interno; con violenza eversiva, la Chiesa ...
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GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] lasciate ogni speranza ne l'entrata", I, 133-134, c. 7v), la città di Dite, l'Acheronte, i gironi, la condanna dei vizi capitali e la paura del pellegrino. Pochissimi gli elementi originali, che pure possono cogliersi, soprattutto nel capitolo degli ...
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Scrittore tedesco (Ostrowo, Posnania, ora Polonia, 1908 - Berna 1984). Originario del Nord-Ovest della Germania, legò le sue scelte fondamentali alla terra dove occasionalmente era nato, e divenne, in [...] morale contro l'invadenza delle forze politiche; ne deriva una rinuncia alla piatta morale borghese, ma anche una condanna del mondo totalitariamente organizzato. Tra le sue opere più significative: Die sterbende Kirche (1935); Der letzte Advent ...
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AUSANO
Rodolfo Toso D'Arenzano
Fu vescovo di Milano per circa tre anni, probabilmente dal 558 al 561 (ma alcuni autori hanno ritenuto dal 556 al 559). Nel sec. XIII, quando le famiglie nobili milanesi [...] di fonti e per la incerta cronologia dei primi vescovi milanesi.
Quando nel 554 il papa Vigilio si adattò a firmare la condanna dei "Tre Capitoli" pronunciata nel concilio di Costantinopoli l'anno prima, vi fu un'immediata reazione da parte di molti ...
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Storico e generale (Napoli 1775 - Firenze 1831); ufficiale del genio, partecipò alla campagna del 1798 contro i Francesi, ma nel 1799 fu per la repubblica. Nel decennio francese fu giudice di famose cause [...] del reame di Napoli dal 1784 al 1825 (1834, edita da G. Capponi) nella quale espresse, in forma assai alta, la condanna e la protesta della parte migliore del ceto dirigente napoletano contro la dinastia borbonica. Da ciò la fama dell'opera, che ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.