CARRARA, Ubertino da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova agli inizi del secolo XIV da Giacomino, figlio di Bonifacio, e da Fina Fieschi, e fu chiamato, per distinguerlo dallo zio Ubertino [...] da numerosi seguaci: uccise il podestà, saccheggiò le case dei maggiorenti e, per distruggere i documenti della sua condanna, penetrò nella cancelleria del Comune, bruciando i registri dei banditi e gran parte dell'archivio. I Carrara, che ...
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FRAGGIANNI, Niccolò
Eugenio Di Rienzo
Nacque il 30 apr. 1686 a Barletta, da Antonio, discendente da una famiglia di antica nobiltà locale, che deteneva una magistratura in quella provincia, e da Francesca [...] veniva inviata a Vienna una consulta firmata dai cinque reggenti, redatta però dal solo F., in cui si chiedeva la condanna delle Lezioni dell'ufficio in onore di s. Gregorio, accusate di contenere gravi ingiurie all'"autorità sovrana dei Principi ...
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MANGELLI, Andrea
Simona Feci
Nacque a Forlì nei primi anni del Seicento dal patrizio Giuseppe e da Ottavia Acconci; un fratello, Francesco (m. 1660), fu forse referendario utriusque signaturae e operò [...] Rationes (da lui scritte nel 1647 insieme con il vescovo di Gand Antoine Triest, pubblicate a loro insaputa nel 1649 e condannate dal S. Uffizio l'11 maggio 1651), tentando financo di raggiungere il prelato sul letto di morte nel giugno 1655.
Nel ...
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BENZI, Andrea (de' Guatari)
Piero Craveri
Nacque a Siena il 1° genn. 1410, da Ugo, il celebre medico senese.
Il B. fece i suoi studi a Bologna, laureandosi in utroque iure nel 1430. Fu probabilmente [...] derogare" e, più oltre, "nihil eligit quod nihil de deo credit".
Ma il B. non si arresta alla semplice condanna: dopo -iver colto le caratteristiche storiche della figura del Malatesta egli non indugia affatto nel rifiuto d'ogni posizione umanistica ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] ad ascoltare le accuse degli avversari di quest'ultimo - G. fece arrestare e processare Carlo Albertini, il quale, condannato, morì, sembra, in carcere.
Con la repressione della congiura degli Albertini si è soliti concludere il primo periodo della ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] un "Italus quidam, i[uris]c[onsul]tus celebris", che, prendendo le difese di Serveto, asserì che nessuno poteva essere condannato per le sue opinioni erronee nella fede. Calvino rifiutò allora un colloquio con il G., al quale non restò che tornarsene ...
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MAJNO, Luigi
Simona Trombetta
Figlio di Pietro e di Gerolama Lovetti, nacque a Gallarate il 21 giugno 1852. Studiò a Lecco e a Milano e si laureò in giurisprudenza all'Università di Pavia con G. Buccellati. [...] per la redazione del nuovo codice di procedura penale, che accolse all'art. 538 alcune sue tesi sulla revisione della condanna sostenute fin dal 1886.
Nel frattempo aveva aperto uno studio legale a Milano, diventando presto uno fra i più noti ...
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BELLARMATI, Marco Antonio
Piero Craveri
Nacque a Siena intorno al 1500, da Ippolito e da Margherita Piccolomini. Poco sappiamo della sua giovinezza: si avviò certamente agli studi giuridici, sotto il [...] Bardi. Fu per quest'ultimo, a cui il governo senese volle salvare la vita, che il B. evitò l'esecuzione d'una condanna a morte, già pronunciata, e potè riprendere la via dell'esilio, bandito dalla città e con la confisca dei beni. Ma nei primi ...
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BISI (Bigi), Pietro
Piero Craveri
Nacque a Correggio il 9 febbr. 1504 da Giovanni. Si adottorò in utroque a Ferrara, dove lo si vuole allievo, oltre che del concittadino Ubertino Zuccari, di Andrea [...] lo assolse con sentenza del 7 genn. 1556, qualche mese più tardi revocata su ricorso del cardinale Girolamo con conferma della condanna.
A Mantova ricoprì la carica di podestà che tenne fino al 1563, anno in cui fu chiamato alla Rota romana come ...
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DE SIMONI, Alberto
Livio Antonielli
Nacque a Bormio (ora prov. di Sondrio) il 3 giugno 1740 ultimo dei cinque figli di Giovanni Battista, medico assai stimato, e di Maria Teresa Alberti.
La famiglia [...] civili e criminali.
Nel 1763 assunse la difesa di tale Gabriele Mesmer, accusato di furti semplici: la sproporzionata condanna a morte dell'imputato, comminata dai giudici in obbedienza al dettato degli statuti locali, sollecitò il D. ad approfondire ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.