PIETRO d'Abano
Iolanda Ventura
PIETRO d’Abano. – Nato ad Abano (Padova) verso il 1250, fu figlio di Costanzo (Constantius) della famiglia de Sclavione, notaio del sigillo del Comune di Padova.
Le testimonianze [...] ai familiari di entrare in possesso dell’eredità. Priva di fondamento è, comunque, la leggenda secondo cui Pietro sarebbe stato condannato post mortem, e le sue ossa o la sua effigie bruciate pubblicamente.
Il testamento di Pietro è assai importante ...
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CARDUCCI, Michele
Mario Scotti
Nacque il 27 marzo 1808 a Pietrasanta (Lucca) da Giuseppe, possidente che venne sperperando i suoi beni in una vita scioperata, e da Lucia Galleni, di Serravezza. Dal [...] e la Indipendenza della Italia, circolare della "Società de' Patriotti italiani in Parigi" datata 16 sett. 1830. Il C. fu condannato a dodici mesi di relegazione a Volterra, il Bichi a diciotto mesi di relegazione a Grosseto; gli altri due imputati ...
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DOTTORI (de Doctoribus), Stefano
Tiziana Pesenti
Nacque a Padova verso la fine del sec. XIV da famiglia nobile.
A differenza dei fratelli Benedetto e Daniele, l'uno dottore in entrambi i diritti e collaboratore [...] concorrente del Cermisone nella lettura di teorica, ma proprio a questo punto la sua carriera fu troncata da una condanna per motivi politici: egli risultò infatti coinvolto, insieme coi fratelli, nella congiura antiveneziana del 1439 e fu confinato ...
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(App. V, i, p. 368; v. aborto, App. V, i, p. 1; eutanasia, App. V, ii, p. 172)
La condizione umana ha subito, con l'avanzare del progresso tecnologico, modificazioni decisive, al punto che si considera [...] insostenibili". Essa venne contestata da una minoranza di votanti (52 su 220), in base a un giudizio di condanna della sterilizzazione; ma la maggioranza ritenne di avere espresso un'affermazione di quel diritto alla felicità che costituisce, con ...
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BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] parte più felice, una Novella, Livorno 1871), di contro alla celebrazione letteraria dei modelli cortesi, a suo modo demistifica e condanna l'amor cortigiano, ma in nome d'un piatto moralismo.
A questo periodo deve risalire un viaggio in Francia del ...
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TOSSICODIPENDENZA
Vittorino Andreoli
Maria Cristina Giannini
(v. tossicomania, App. IV, III, p. 661)
La t. è l'insieme di tre fattori che si mescolano dinamicamente: sostanza, consumatore, ambiente [...] , di educazione, di assistenza sanitaria post-ospedaliera, di riadattamento o di reinserimento sociale, sia in sostituzione della condanna o della pena, sia in aggiunta a esse.
L'avvenire avrebbe potuto dimostrare la natura effettuale della nuova ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] innalzarlo nel battesimo a dignità di sacramento (Mt. 3,6; 3,11; 3,16; Mc. 1,5; 1,8-10; Ef. 5,25-26), condannando nel contempo le abluzioni dei farisei solo per il loro formalismo (Mc. 7,4; 7,8; Lc. 11,38). Numerose sono infine le citazioni bibliche ...
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COCCHI, Raimondo
Ugo Baldini
Nacque a Firenze il 20 o 21 ott. 1735 da Antonio e da Teresa Piombanti. Mediante il padre ebbe familiarità fin da giovanissimo con gli ambienti scientifici ed eruditi fiorentini, [...] può quindi stupire che sia le Novelle letterarie (n.s., VII [1776], col. 6), sia, in seguito, il De Renzi condannassero la posizione del C., pur non valutandone adeguatamente i motivi.
I dubbi sul fondamento scientifico della pratica medica, più che ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] , anche quando venne escluso dagli interventi medici consentiti. Nel mondo antico l'aborto era una pratica diffusa e non condannata: soltanto l'aborto procurato in seguito ad aggressioni era punito, ma perché era considerato un danno arrecato a una ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] non si acquista che a forza della nuova cultura, di quella del secolo XIX"; cioè la cultura hegelo-vichiana che condanna la superficialità e il demagogismo dei giovani e dei ceti semicolti che non sanno integralmente partecipare al compiuto processo ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.