CARRARA, Marsilio da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Figlio di Giacomo (II) e di Costanza da Polenta, nacque a Padova nel quarto decennio del XIV secolo. Il giorno in cui il padre venne assassinato (19 [...] di 12.000 ducati d'oro che sarebbero stati tratti dal fisco comunale.
Scoperto il complotto, seguirono l'arresto e la condanna di quanti vennero catturati. Il C. però, uscito subito dalla città, aveva fatto in tempo a fuggire e a raggiungere Venezia ...
Leggi Tutto
ASINELLI, Filippo
**
Nacque a Bologna da Alberto nel primo o secondo decennio del sec. XIII. La sua famiglia, di cui era stato capostipite ai primi del secolo precedente un Pietro, committente della [...] politica bolognese, 'fu il maggiore esponente. Già nel 1245 era podestà a Forlì e Innocenzo IV convalidava il 22 agosto una condanna capitale da lui emessa. Tornato ad esercitare la stessa carica a Forli nel 1251, passò a Modena, insieme con Alverio ...
Leggi Tutto
Titolo nobiliare inglese, attribuito (1088) da Guglielmo II a Henry de Newburgh, connestabile del castello di Warwick. Morto senza eredi il sesto conte Thomas de Newburgh (1297), il titolo passò per diritto [...] del padre per mettere sul trono Jane Grey, sua cognata. Il fratello, Ambrose Dudley (1528 circa - 1590), dopo la revoca della condanna del fratello e sua, fu creato barone Lisle e conte di Warwick. Il titolo, estintosi di nuovo alla morte di quest ...
Leggi Tutto
Uomo politico e militare inglese (m. Londra 1692). Ufficiale nell'esercito parlamentare, partecipò alla guerra civile e tenne il comando con O. Cromwell a Dunbar (1650) e a Worcester (1651). Sposò in seconde [...] (22 apr. 1659). All'arrivo di G. Monck, nonostante i suoi tentativi di accordo, fu privato del comando: dopo la restaurazione riuscì a evitare ogni condanna, non avendo partecipato al processo di Carlo I: tuttavia dovette ritirarsi a vita privata. ...
Leggi Tutto
I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] tra il conflitto donatista e il ritorno di Ceciliano in qualità di vescovo legittimo di Cartagine e sul fatto che la condanna per calunnia nei confronti dei suoi delatori abbia in seguito determinato l’isolamento dei vescovi donatisti, a motivo della ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] del primo volume di Grandezza e decadenza di Romaantica (Scritti minori, VI, I, pp. 37 ss.), la quale culminava nella condanna del "dilettantismo", una formula ch'ebbe fortuna contro il Ferrero e al D. fu variamente elogiata e rimproverata (lett. del ...
Leggi Tutto
Anastasio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Siricio. Il Liber pontificalis menziona la sua origine romana, il nome del padre, Massimo, e la durata del suo pontificato in tre anni e dieci [...] sinodo a Roma a cui invitò Rufino, che non si presentò (cfr. Girolamo, Apologia contra Rufinum III, 20-1), e in cui furono condannate le controverse tesi origeniane; in seguito scrisse a Simpliciano, vescovo di Milano (ep. 2, in P.L., XX, coll. 73-6 ...
Leggi Tutto
L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] dei ghetti, ma le riforme democratico-borghesi e la Rivoluzione industriale non sono solo la fortuna, ma anche la condanna moderna degli ebrei che in quel contesto si emancipano. Quei rivolgimenti dissolvono il vecchio ordine sociale e agli occhi ...
Leggi Tutto
Socialista belga (Anversa 1885 - Morat, Svizzera, 1953); capeggiò, nel periodo precedente la prima guerra mondiale, l'ala sinistra del partito. Espulso dal Belgio per volere dei riformisti, vi tornò come [...] pubblici (1935-36) e delle Finanze (1936-38), durante l'occupazione tedesca fu favorevole alla collaborazione con l'invasore; per questo dovette rifugiarsi in Svizzera (1944) e subire una condanna in contumacia a venti anni di lavori forzati (1946). ...
Leggi Tutto
HUSAYN, Saddam
Guido Valabrega
ḤUSAYN, Ṣaddām (propr. Ṣaddām al-Takrītī; App. V, ii, p. 574)
Uomo politico iracheno. Dopo la grave sconfitta del febbraio 1991, Ḥ. riuscì a conservare le proprie cariche [...] dell'Industria, e Ṣaddām Kamāl Ḥasan, tornati in patria dopo una fuga in Giordania nell'agosto 1995, provocò la condanna internazionale. Nel dicembre 1996 il figlio ‛Udayy venne ferito in un nuovo attentato. È impossibile districarsi in questi ...
Leggi Tutto
condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.