Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] ; si allontanò quindi dal cristianesimo, maturando una concezione religiosa ispirata all'antico politeismo e al misticismo neoplatonico. Dopo la condanna a morte di Gallo (354) visse alla corte di Costanzo II a Milano; concessogli poi di andare ad ...
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Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] in esperienza, dal giovanile repubblicanesimo al fascismo, dalla fronda antifascista (che gli procurò, nel 1933, la condanna, peraltro blanda, al confino) al filocomunismo e, in extremis, alla conversione al cattolicesimo. Fondò alcuni periodici ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] questo periodo; già durante il regno dell’imperatore Marciano, una costituzione del 452 data al prefetto del pretorio Palladio condannava la riapertura illegale di alcuni templi43, mentre nel 458, dopo il saccheggio a opera di Genserico, la Novella 4 ...
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BUSINI, Giovan Battista
Carlo Pincin
Nacque a Firenze il 22 febbr. 1501 da Bernardo e Lucrezia della Fioraia.
Fu mandato giovinetto alla scuola di ser Guasparri Mariscotti da Marradi, uno dei quattro [...] da vivere per sé e la famiglia facendo lo scrivano. Della gioventù del B. niente altro sappiamo, se non che ebbe una condanna penale. Un suo parente, Giovanni, tentò di far violenza a una ragazza, mentre il B. intratteneva la donna incaricata della ...
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FERRARI, Andrea
Vincenzo Fannini
Nacque a Napoli da Antonio il 26 marzo 1770, in una distinta famiglia che gli permise di vivere in agiato benessere.
In data non precisabile si arruolò, apparentemente [...] con tutto il suo reggimento ("Marsi") alla giunta di scrutinio e conseguentemente licenziato. Colpito duramente dalla notizia della condanna a morte del fratello, capitano dei dragoni (solo all'ultimo commutata in ergastolo, poi in esilio), condusse ...
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GRIFFONI, Giacomo
Enrico Angiolini
Nacque probabilmente a Bologna, in data imprecisata ma verosimilmente intorno alla metà del XIV secolo, figlio del dottore di legge Alberto e di Beatrice di Nicolò [...] così temporaneamente smorzata: il podestà prelevò Balduini dalla casa del G. e lo trasferì nel palazzo pubblico, dove fu condannato al bando, potendo però così partire incolume dalla città.
Dati questi precedenti, si spiega appunto nell'ottica dell ...
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Man, Henri de
Politico belga (Anversa 1885-Morat, Svizzera, 1953). Capeggiò, nel periodo precedente la Prima guerra mondiale, l’ala sinistra del Partito socialista. Espulso dal Belgio per volere dei [...] pubblici (1935-36) e delle Finanze (1936-38), durante l’occupazione tedesca fu favorevole alla collaborazione con l’invasore; per questo dovette rifugiarsi in Svizzera (1944) e subire una condanna in contumacia a venti anni di lavori forzati (1946). ...
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Pseudonimo dell'uomo politico e capo militare iugoslavo Josip Broz (Kumrovec, Zagabria, 1892 - Lubiana 1980). Dal 1939 segretario generale del Partito comunista iugoslavo, guidò la lotta di liberazione [...] prigioniero dei Russi. Tornato in Croazia (1920), entrò nel Partito comunista iugoslavo (clandestino dal 1921), e subì una condanna (1928) a cinque anni di reclusione. Membro del comitato centrale e dell'Ufficio politico dal 1934, in seguito alle ...
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Generale tedesco (Metz 1885 - Bad Nauheim 1960); dapprima ufficiale dell'esercito, passò poi (1935) nell'aeronautica, di cui divenne (1938) capo di Stato Maggiore. Nella seconda guerra mondiale ebbe il [...] fu chiamato ad assumere il comando del fronte occidentale. Processato quale criminale di guerra, fu condannato a morte nel 1947 da un tribunale alleato, ma la condanna fu poi commutata nel carcere a vita. Nel 1952 fu amnistiato dagli Alleati; dopo l ...
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Giornalista e uomo politico, nato a Tagliacozzo (L'Aquila) il 5 gennaio 1890. Iniziò la sua attività nel 1908 come redattore dell'Avanti!, dove rimase due anni. Divenne poi corrispondente da Roma di varî [...] 1939 diresse la Gazzetta del popolo; dall'ottobre 1943 all'aprile 1945 il Corriere della sera. Terminata la guerra, fu condannato a morte per "collaborazione con i Tedeschi". Annullata la sentenza della Corte d'Assise straordinaria di Milano, fu, da ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.