Poeta austriaco (Vienna 1874 - Rodaun, Vienna, 1929). Esordì giovanissimo con poesie e brevi drammi lirici di squisita fattura, soffusi di una malinconia tipicamente decadente. Tra le sue opere teatrali: [...] tanto dotato denuncia il limite dello stato di grazia poetica, che dispone alla più illimitata apertura ma insieme condanna a una esperienza di preclusa soggettività. Cambiando radicalmente tipo e tematica della sua produzione teatrale, H. si rivolse ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] suo spirito, che poteva vivere sua vera vita soltanto nel creare, proprio in quel creare, parola da lui tanto aborrita e condannata, che è della poesia. Appunto per questo vivere e poter vivere unicamente in poesia e di poesia, lo spirito del Manzoni ...
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CHIGI ALBANI, Agostino
Andrea Camilletti
Nacque a Roma, da Sigismondo Chigi principe di Farnese e da Flaminia Odescalchi, il 16 maggio 1771, terzogenito dopo due femmine: Eleonora e Virginia.
La madre [...] processo intentato contro suo padre per l'accusa di tentato veneficio contro il cardinale Carandini e che si era concluso con la condanna all'esilio e con la confisca dei beni del principe, fu costretto a ritornare a Roma per cercare di tutelare nel ...
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BARZONI, Vittorio
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Lonato (Brescia) il 17 dic. 1767 da Cristoforo, possidente, e da Giustina Biemmi, nipote dello storico bresciano Giovanni Maria Biemmi. Fu presto avviato agli [...] domocrazía, nell'illusione fra l'altro della esistenza di un modello di costituzione sociale, applicabile in ogni paese. La condanna della democrazia ora suffragata anche con esempi tratti dall'antichità. Con questi motivi il B. prendeva il suo posto ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] e il discepolo potevano convenire, allora e di poi, massime negli anni della prima guerra mondiale, nella condanna del filologismo, radicalmente però divergevano quanto alle fonti, origini e indirizzi della rispettiva formazione. Veneto e lato ...
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DECIO, Carolina
Graziella Pulce
Non sono noti né la data né il luogo di nascita, benché sia l'Albertazzi sia il Mazzoni la definiscano napoletana. Molto scarse le notizie sulla sua vita; certo è che [...] ingresso nel mondo della letteratura, è un'opera di carattere trattatistico e di scarso valore che denuncia e condanna l'immoralità della commedia contemporanea. Al giudizio segue un discorso articolato in quattro momenti nel quale l'autrice espone ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] , avventure e aggressioni, la sua posizione si mantenne salda; postuma (ormai nel clima controriformistico) giunse infine la condanna della Chiesa. Il suo gusto, che nell'apprezzamento delle arti figurative e della pittura veneta in ispecie si ...
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Poeta americano, nato a Mc-Olester (Oklahoma) nel 1914, morto nel 1972. La sua dizione poetica tormentata e complessa, la sua sintassi contorta sono la rappresentazione stilisticamente convincente di una [...] e fantasia i sotterfugi del dramma e dell'ironia del suggerimento metafisico e di un'amara assertività esistenziale (la condanna a vivere che il protagonista abbraccia), non è mai veramente discutibile. L'aveva preceduta, nel 1956, il primo lungo ...
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PICCOLO, Lucio, barone di Calanovella
Silvia Chessa
PICCOLO, Lucio (Lucio Carlo Francesco), barone di Calanovella. – Nacque a Palermo il 27 ottobre 1901 da Giuseppe e Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri [...] politico nel Partito socialista riformista, ma l’alto tenore di vita, l’inclinazione munifica e le conseguenze di una condanna per diffamazione contribuirono al suo declino economico, e il ‘Principe Rosso’ morì in povertà nel 1943. Il suo primogenito ...
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Kafka, Franz
Antonella Gargano
Le allucinazioni della quotidianità
L’opera di Kafka è inseparabile da Praga, la «città degli strambi e dei visionari» in cui il grande scrittore del Novecento trascorse [...] contro l’onnipotenza dell’autorità paterna finisce così con un fallimento e nel racconto si conclude con una sentenza di condanna del giovane da parte del padre.
Anche il frammento di romanzo America, pubblicato nel 1927 dopo la morte di Kafka ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.