GRAZIANI, Nicola Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Civitanova Marche (e non a Macerata, come generalmente proposto), nella parrocchia di S. Paolo Apostolo, il 14 sett. 1726, da Francesco [...] del corpo presso quella corte).
Egli fu profondamente influenzato dall'alto livello culturale degli ambienti parmensi, allora dominati da É. de Condillac, C.I. Frugoni, A.G. e C.G. di Rezzonico e tanti altri letterati, filosofi e scienziati; da ciò ...
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SAY, Jean-Baptiste
Anna Maria Ratti
Economista francese nato a Lione il 5 gennaio 1767, morto a Parigi il 15 novembre 1832. Prese parte come volontario alla campagna del 1792, diresse dal 1794 al 1799 [...] stato perciò giustamente considerato, diede alle dottrine fisiocratiche il colpo di grazia, sostenendo (nella via già accennata da É. Condillac) che produzione non è solo la creazione di materia, ma anche la creazione di utilità, per cui l'industria ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] .
Sul suo sviluppo intellettuale gli anni passati a Parma, dove era ancora vivo il sensismo di É.- B. de Condillac, ebbero un peso notevolissimo. Altrettanto formativa fu l'esperienza umana che il giovane ricavò dalla conoscenza di Rosa Milesi, di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dei filosofi e dell’Encyclopédie, il secolo di Newton e della [...] in cui anche l’individuo – la monade di cui ragionava il grande Leibniz – è un vivo centro dinamico. Ma per il Condillac del Traité des sensations l’uomo somiglia piuttosto a una statua, a una sorta di automa che si anima lentamente sotto gli impulsi ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] il soggiorno a Parma, dove si recò per perfezionare la sua preparazione e dove ebbe la possibilità di frequentare il Condillac. Soltanto a questo, tuttavia, si limitò il suo contatto diretto con l'Europa dei lumi: ostacolato anche da una salute ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] rerum natura di Lucrezio, che fu fonte di ispirazione per tutte le concezioni materialistiche (T. Hobbes), sensistiche (É. Bonnot de Condillac), meccanicistiche (C.-A. Helvétius, P.H.D. d'Holbach, J. Offray de La Mettrie) dell'età moderna. L'intento ...
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Fortuna
Fiorenzo Forti
Se per il Trecento la fortuna di D. in E. coincide quasi completamente con la fortuna di D. a Bologna (v.), l'età umanistica vede emergere piuttosto Ferrara, dove i poeti estensi, [...] , espressione di un impaziente razionalismo illuministico venato di gusto francese nella città del Du Tillot e del Condillac, che doveva poi placarsi, nello stesso ambiente, nell'estetica neoclassica del " bello ideale ", anch'essa ostile al ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] il sapere del sec. 18º ai fini di riforma e di organizzazione politica e sociale del secolo nuovo. Educato al sensismo di Condillac, lo superò con lo studio di Ch. Bonnet e con questo pose la riflessione attiva come mezzo di conoscenza. Ma la ...
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REPUBBLICANO, PARTITO
Walter Maturi
. L'ideale repubblicano moderno e le conseguenti formazioni politiche sorte per realizzarlo apparvero per la prima volta in Europa con la rivoluzione francese. Prima [...] Napoleone chiamava con sprezzo gl'ideologi: Destutt de Tracy, Cabanis, Ginguené, Daunou, seguaci del sistema del Condillac, così come era stato rinnovato dal Laromiguière. Nella restaurazione, mentre i filosofi repubblicani come A. Marrast tenevano ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] ", come osservò nel 1801 il rappresentante di Napoleone a Parma, M. Moreau de Saint-Méry: mentre l'illustre É. Bonnot de Condillac, chiamato a fare del giovane Ferdinando un sovrano illuminato, "n'a fait qu'un bigôt [(], un capucin a fait un Prince ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...