Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] 'economia e nella statistica; meno importante il suo pensiero filosofico, che venne a poco a poco staccandosi dal Condillac per concedere largo posto all'azione dell'intelletto sul materiale fornito dai sensi. Nel Nuovo prospetto seguì soltanto in ...
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Filosofo (Monreale 1733 - Palermo 1781). Sacerdote, prof. di metafisica (dal 1765) nel seminario di Monreale, avversò l'empirismo di Locke e il sensismo di Condillac. Fu accusato di panteismo spinoziano [...] e come tale avversato dal camaldolese p. Isidoro Bianchi (nel De existentia Dei, 1722); fu anche canzonato da Giovanni Meli nel poemetto Origini di lu munnu (scritto nel 1768) e nell'epigramma Ricetta ...
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Letterato ed educatore cubano (L'Avana 1800 - ivi 1862). Terminati gli studî teologici, prese contatto con la cultura europea in un viaggio dal 1828 al 1830. Diffuse in patria il pensiero di Locke, Condillac [...] e Stuart Mill ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] e la società sono viste come i due fattori fondamentali che spiegano l’assetto e le trasformazioni delle diverse lingue.
Condillac e Vico: l’intreccio di storia, lingua e società
Il dibattito sul linguaggio assume rilievo verso la metà del Settecento ...
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Letterato, nato a Ravenna il 13 giugno 1771, morto a Bologna il 21 dicembre 1836. Fu dapprima un seguace letterario del Cesarotti: quindi, seguendo il sensismo del Condillac, si fece una sua propria dottrina [...] filosofico-letteraria, dove cercò concordare il razionalismo e il classicismo, adattando una parte dl tali concetti anche al purismo linguistico. A queste sue idee si riconnettono alcune sue pagine di ...
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Pensatore italiano, della cui vita poco è noto. Fu professore all'Università di Padova, ove nel 1820 ebbe a scolaro il Rosmini. Sensista, e in tale indirizzo seguace piuttosto del Locke che del Condillac, [...] combatté, oltre alla scolastica, il kantismo, che cominciava allora a penetrare in Italia, considerandolo come dottrina che per la sua oscurità e molteplicità d'aspetti poteva indifferentemente appartenere ...
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Uomo politico e pubblicista (Parigi 1775 - ivi 1848). Giovanissimo fece parte della Commissione esecutiva dell'istruzione pubblica, nominato dalla Convenzione nazionale. Fondò (1817) la Revue encyclopédique [...] e pubblicò diverse opere sull'educazione, ispirate alle dottrine di Locke, Condillac e Rousseau, tra cui l'Essai général d'éducation physique, morale et intellectuelle (1808). ...
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Storico della filosofia italiano (Montecchio Maggiore 1914 - Milano 1992). Prof. univ. dal 1951, ha insegnato dal 1956 storia della filosofia a Milano. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Tra i suoi [...] scritti: Scoto Eriugena (1941; 2a ed. 1951); Condillac (1942); Il pensiero di S. Maturi (1943); Hume (1949; 2a ed. Hume e la scienza della natura umana, 1973); Lo scetticismo greco (1950; 2a ed. 1975); La storiografia filosofica antica (1950); ...
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LAROMIGUIÈRE, Pierre
Guido Calogero
Pensatore francese, nato a Livignac (Aveyron) nel 1756, morto a Parigi nel 1837. Dal 1811 al 1813 insegnò filosofia all'università di Parigi.
Le sue opere principali [...] (ivi 1805); Leåons de Philosophie (ivi 1815-18; 7ª ed., 1858). Il L., seguace del sensismo del Condillac, al pari di questo mira a dimostrare come tutto il mondo spirituale si sviluppi, per successive operazioni, da una attività originaria, che ...
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REZZONICO, Carlo Gastone della Torre di
Giulio Natali
Poligrafo e poeta, nato a Como l'11 giugno 1742, morto a Napoli il 25 giugno 1796. Visse giovinetto a Roma e a Napoli: ma la fama del Condillac [...] lo richiamò a Parma, ove coltivò i più varî studî, e il disegno, la musica e la danza. Amicissimo di C. I. Frugoni, che lo lasciò erede di tutte le sue carte, a lui succedette, nel 1769, nell'ufficio di ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...