DELFICO, Giovanni Filippo
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 17 genn. 1743 secondogenito di Berardo e Margherita Civico. L'educazione iniziata presso il collegio gesuitico di Atri si compì all'università [...] sostituite di mano in mano le opere de' Gravina, de' Pufendorfj, de' Grozj, de' Vichi. I nuovi lumi di Condillac disgombrarono le nebbie peripatetiche, con grave sorpresa e doglia di chi sperava che almeno in que' cupi valloni potessero queste ...
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GRAZIANI, Nicola Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Civitanova Marche (e non a Macerata, come generalmente proposto), nella parrocchia di S. Paolo Apostolo, il 14 sett. 1726, da Francesco [...] del corpo presso quella corte).
Egli fu profondamente influenzato dall'alto livello culturale degli ambienti parmensi, allora dominati da É. de Condillac, C.I. Frugoni, A.G. e C.G. di Rezzonico e tanti altri letterati, filosofi e scienziati; da ciò ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] .
Sul suo sviluppo intellettuale gli anni passati a Parma, dove era ancora vivo il sensismo di É.- B. de Condillac, ebbero un peso notevolissimo. Altrettanto formativa fu l'esperienza umana che il giovane ricavò dalla conoscenza di Rosa Milesi, di ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] il soggiorno a Parma, dove si recò per perfezionare la sua preparazione e dove ebbe la possibilità di frequentare il Condillac. Soltanto a questo, tuttavia, si limitò il suo contatto diretto con l'Europa dei lumi: ostacolato anche da una salute ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] ", come osservò nel 1801 il rappresentante di Napoleone a Parma, M. Moreau de Saint-Méry: mentre l'illustre É. Bonnot de Condillac, chiamato a fare del giovane Ferdinando un sovrano illuminato, "n'a fait qu'un bigôt [(], un capucin a fait un Prince ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] allontanò per il momento da tali progetti. Così nel 1765 intraprese un tour per l'Italia, che lo portò ad incontrare a Parma il Condillac; a Modena il gesuita F. A. Zaccaria; a Bologna B. Beccari e i fratelli G. P. e F. Zanotti; a Firenze il senatore ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] della sua "illuminazione". Accennerà alla propria emancipazione dalla cultura tradizionale vantandosi tributario di Locke e di Condillac. Sarà tra i maggiori esponenti del sensismo tardosettecentesco italiano.
Il Saggio, che investiva un tema cui ...
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FILOMARINO, Ascanio
Toni Iermano
Primogenito di Pasquale, quarto duca della Torre, e di Maddalena Rospigliosi, nacque a Napoli nel palazzo avito il 5 ott. 1751. Dopo aver studiato nel collegio "Nazareno" [...] . La sua cultura scientifica lo aveva portato in contatto con il pensiero illuministico e invogliato alla lettura di Condillac, Montesquieu, Rousseau, Mably, guidandolo verso orizzonti politico-riformatori. I fatti di Francia, e il dibattito politico ...
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BAROLO, Ottavio Falletti marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino il 24 luglio 1753 da Carlo Gerolamo e da Marianna Giuseppina Wicardel di Fleury Beaufort. Portato agli studi, ricevette un'accurata [...] et Beaux-arts de Turin, XIII [18031, pp. 60-178). In filosofia si ispirò al pensiero di Locke e di Condillac partecipando ai dibattiti filosofici del primo Ottocento con un'opera - uscita anonima - Aperpus philosophiques (3 voll., Turin 1816-1817 ...
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VASCO, Giovanni Battista (in religione Tommaso). – Nacque a Torino il 10 ottobre 1733 (Torino, Chiesa metropolitana di S. Giovanni, Registro delle nascite e dei battesimi, 1733, c. 153r)
Paola Bianchi
da [...] e illuministi (Tommaso Campanella, Baruch Spinoza, Renato Cartesio, John Locke, Christian Wolff, Gottfried Leibniz, Étienne Condillac, Voltaire, Denis Diderot, Jean-Baptiste d’Alembert, Charles Bonnet), contestandone le idee più ardite, ma usandole ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...