L’utente ha ragione. Di solito, siamo abituati all’uso del condizionale composto nella completiva esplicita per esprimere il cosiddetto futuro nel passato. Per verificarlo, si scioglie il periodo (o la [...] porzione di periodo), “presentificandolo”: Mi d ...
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Sono entrambe frasi corrette, che però cambiano nel significato. Nel primo caso, dopo un quando temporale, abbiamo un tipico uso del condizionale composto (sarebbe arrivato) per rendere il cosiddetto futuro [...] nel passato: sarebbe arrivato colloca l’az ...
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Entrambe le frasi sono corrette. Diverse, però, sono le prospettive temporali inquadrate. Nel primo periodo, la proposizione relativa con valore condizionale, introdotta da in cui, è collocata sullo stesso [...] piano temporale della reggente. Nel secondo ...
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Sì, è corretta. Siamo certi che il dubbio, ellitticamente non dichiarato, di chi ci ha scritto vertesse sull’uso del congiuntivo (bisogna usare il congiuntivo o il condizionale? Oppure: bisogna usare il [...] presente o l’imperfetto congiuntivo?). Noi sot ...
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Non si tratta di decidere la logica che sottende l’uso del futuro o del condizionale in base alla realtà dei fatti. Non in questo caso, almeno, perché qui siamo di fronte a un’alternativa legata allo stile [...] della comunicazione formale tra emittente e ...
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È corretto. Bisogna ricostruire il piano temporale da cui dipende quel condizionale composto sarebbe stata (immaginiamo che il dubbio verta su questa forma). Ebbene, quel piano va restituito all’evidenza, [...] perché esiste anche se è nascosto: tecnicame ...
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Nel periodo ipotetico dell’irrealtà, riferito al presente, è previsto l’uso, nella protasi (introdotta da se, in questo caso), del congiuntivo imperfetto (piacessi), nell’apodosi (cioè nella proposizione [...] principale), del condizionale presente (starei ...
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L’interrogazione verte precisamente sulla possibilità espressa nell’interrogativa indiretta. Nell’interrogativa indiretta, come sappiamo, la distribuzione dei modi avviene tra indicativo, congiuntivo e [...] condizionale: siamo qui nel terzo caso. L’interr ...
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Il congiuntivo trapassato non può svolgere gli stessi compiti, poiché non designa una relazione di posteriorità, bensì di anteriorità temporale. Insomma, si riferisce al passato, rispetto al piano temporale individuato dal verbo della reggente, e no ...
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Tra i casi particolari della sintassi del periodo vi è quello in cui nella reggente compaia il condizionale presente di un verbo indicante desiderio, volontà, opportunità: vorrei che..., desidererei che..., [...] pretenderei che..., sarebbe opportuno (con ...
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condizionale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici e dei giuristi) conditionalis, der. di conditio -onis «condizione»]. – In genere, che esprime condizione, che è sottoposto a una condizione: clausola c. di un contratto; liberazione c. (v....
condizionalismo
s. m. [dall’ingl. conditionalism, der. di conditional «sottoposto a condizione»]. – Nel linguaggio teol., dottrina, respinta da quasi tutte le confessioni cristiane, secondo la quale l’immortalità non è inerente all’anima,...
In grammatica, il modo c. del verbo (o c.) indica ciò che si desidera o si può fare se si avverano certe condizioni. Un c. con paradigma proprio si è sviluppato nelle lingue neolatine. Le lingue germaniche hanno un c. perifrastico (ingl. I...