CRISTINA di Francia, duchessa di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Parigi il 10 febbr. 1606, terzogenita di Enrico IV re di Francia e di Maria de' Medici. Non ancora dodicenne, venne promessa in matrimonio [...] privati di potere o guadagno. Più seria invece appare la condotta politica di C. che, pur avendo scelto, del resto altre piazze, prendendo Villanova e Asti. La duchessa è forzata a concedere Carmagnola, Savigliano e Cherasco a presidi francesi. ...
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CAROLINA (Maria Annunziata) Bonaparte Murat, regina di Napoli
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Aiaccio il 25 marzo 1782, da Carlo e da Letizia Ramolino, settima degli otto figli viventi. Aveva appena undici [...] con l'Austria, e C. la difese, invocando con Napoleone la forza delle circostanze, con M.me Récamier gli obblighi di un re per il la discussione sulle mutate prospettive e linee di condotta dei Bonaparte (dal governo romano fu fatta allontanare ...
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MODIGLIANI, Amedeo (Amedeo Clemente)
Rossella Canuti
– Nacque il 12 luglio 1884 a Livorno, da Flaminio, di origine ebrea sefardita romana, e da Eugénie Garsin, di origini ugualmente sefardite ma del [...] in effetti, oltre che un’evasione dall’immobilità forzata, una prima forma d’espressione importante della alla sua vita sregolata da peintre maudit.
Malgrado le approfondite ricerche condotte dalla figlia del M., Jeanne, di questo periodo si hanno di ...
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BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] Castelnuovo la condotta medica e la carica di maire fino alla Restaurazione; nel 1817 si trasferì a Torino dove acquistò qualche Il curioso e la gelosa.
Un'altra breve interruzione forzata della carriera forense intervenne nel 1831 a imprimere un ...
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RUGGERO I (Ruggero d'Altavilla), conte di Sicilia e Calabria
Francesco Paolo Tocco
RUGGERO I (Ruggero d’Altavilla), conte di Sicilia e Calabria. – Nacque in Normandia intorno al 1030 da Tancredi e dalla [...] , è anche vero che la tattica ruggeriana, condotta sul piano della guerriglia partigiana e psicologica, sfruttava rottura della tregua. Aggiunse però che quando ne avesse avuto la forza si sarebbe dedicato alla conquista dell’Africa. Grazie a questa ...
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JANNACCI, Enzo
Stefano Pivato
Vincenzo (Enzo) Jannacci nacque a Milano il 3 giugno 1935. I genitori gli imposero il nome del nonno, che, di origine macedone, era emigrato in Puglia, dove aveva conosciuto [...] più disteso col mezzo televisivo. Nel 1988 partecipò a Trasmissione forzata, che segnò il ritorno di Fo e Franca Rame alla carriera di Jannacci. Il 26 settembre 1993 su RAI 3 esordì, condotta da Fabio Fazio, la trasmissione Quelli che il calcio: il ...
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ANTONELLI, Pietro
Carlo Zaghi
Nato a Roma il 29 apr. 1853 dal conte Luigi e nipote dei cardinale Giacomo, segretario di stato di Pio IX, trascorse una giovinezza frivola, che lo tenne lontano da regolari [...] Massaua; e la battaglia, senza esclusioni di colpi, condotta dall'A. per scalzare influenze e posizioni economiche di benevola neutralità, in modo da costringere il negus a dividere le sue forze tra il fronte del sud e quello del nord; di qui nuovi ...
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Nacque a Tregnago (Verona) il 9 nov. 1885, dal nobile Ciro e da Maria dei conti Franchini.
Il padre, storico e meteorologo, scoprì "la legge che lega assieme isobare e isoterme coll'isocrona dei temporali": [...] sproposito da una lunga serie d'imitatori". Del 1923 è L'esecuzione forzata gotica e longobarda (Scritti, II, pp. 305-407).
Neldicembre del meccanici e superficiali" a mezzo dei quali era condotta "la ricerca delle interpolazioni, per fortuna solo da ...
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DEL BONO, Alberto
Walter Polastro
Nato a Golese (Parma) il 21 sett. 1856 dal conte Gian Filippo e da Eurilla Balestra, studiò alla R. Scuola di marina di Napoli e a quella di Genova (con l'ordinamento [...] successivamente c'era stata anche l'accusa di aver impostato e condotto la guerra con criteri troppo angusti e con un'ottica troppo a Genova. Nel 1918 il D. incoraggiò anche lo studio del forzamento dei porti nemici e le imprese con i Mas e i ...
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CAVACIOCCHI, Alberto
Giorgio Rochat
Nato a Torino il 31 genn. 1862, fu allievo del Collegio militare di Firenze e dell’Accademia militare di Torino, da cui uscì nel luglio 1881 come sottotenente di [...] per assolvere l’esercito, il governo Orlando e la condotta della guerra e per coprire il ruolo avuto nella sconfitta la ricerca delle responsabilità fu gravemente falsata dalla forzata assoluzione di Badoglio, che rigettava sugli altri comandi ...
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condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...
forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata a forza, che dà arbitrariamente alle parole...