BORROMEO, Vitaliano
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 3 marzo 1720, in una delle più nobili famiglie milanesi, terzogenito del conte Giovanni Benedetto e di Clelia del Grillo. Dopo aver compiuto [...] in alcuni uffici dell'Inquisizione toscana, con interpretazione palesemente forzata della riforma del 1755-56; e contro il . in Roma, s.l. né d.) che attaccava violentemente la condotta antigesuitica del Papato. Certo è che il B. aveva letto la ...
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BRANCATI (Brancato), Francesco (in cinese, P'an Yung-kuan; postumo, Kuo-kuang)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Palermo nel 1601 e il 14 ag. 1623 entrò in noviziato nella Compagnia di Gesù a Napoli, dove, [...] il B. fu invitato nel 1650 a preparare una relazione sulla condotta del padre A. Schall von Bell, il grande astronomo tedesco alla sua missione di Shanghai.
Costretti a una forzata inattività, i numerosi missionari trattenuti a Canton decisero di ...
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FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] è infatti l'ipotesi, formulata in base ad una forzata interpretazione di alcuni versi dell'ode Al signor di Montgolfier della scomparsa di Pio VI (1799) e dell'ambigua linea di condotta tenuta dal duca Luigi in quegli anni e fino alla sua morte ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] opera lenta e oscura, ma sicuramente benefica, della scuola, condotta con amore e riverenza della gioventù e coscienza dell'alto nostro culto il giorno che la concepissimo come spoglia di forza creatrice, mancante d'un principio inesausto di forme, e ...
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DE LAI, Gaetano
Rocco Cerrato
Nato a Malo (Vicenza) il 30 luglio 1853 da Antonio e da Maria Silvagni, iniziò gli studi ecclesiastici nel seminario di Vicenza e, grazie alla rendita del legato Dal Pozzolo [...] segretario di Stato, R. Merry del Val. Risulta forzata l'interpretazione che lo vuole solo fedele esecutore delle decisioni opposizione del Partito popolare italiano e approvando la condotta di quei parlamentari che ne criticavano l'impostazione ...
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LEVI, Sara
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 7 dic. 1819 da Angelo, commerciante, e da Ricca Rosselli che lo aveva sposato in seconde nozze. Rimasta orfana di madre quando aveva 11 anni, alla prima [...] sembra che per sottrarla al pericolo di una conversione forzata al cattolicesimo il padre la mandasse a Livorno, presso per l'abolizione dei regolamenti di Stato sulla prostituzione, condotta in appoggio al forte impegno profuso sul tema dal figlio ...
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CAOTORTA, Paolo
Gino Benzoni
Secondogenito del patrizio Girolamo di Marco e di Elisabetta di Paolo Zorzi, nacque a Venezia il 19 luglio 1586. Amante degli studi, ebbe una particolare predilezione per [...] 1630, ove non trattiene uno scatto d'insofferenza per la condotta troppo cauta impostagli: gli Spagnoli - egli scrive - hanno lasciato e consumarci inguardando". Magra consolazione, nell'inerzia forzata - aggravata per di più dal continuo stillicidio ...
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BIONDI (Blondus, Biondo), Giuseppe
Silvana Menchi
Nacque ad Agrigento il 6 luglio 1537. Entrato nella Compagnia di Gesù a Messina (la data è da collocare verso la fine del 1553 o l'inizio del 1554), [...] le comunità valdesi della regione e dirigerne la conversione forzata. In questo compito egli ebbe come compagno il in luce l'innocenza degli accusati, ma anche l'imprudenza della condotta dei gesuiti milanesi, il B. ritornò a quello di visitatore. ...
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CRIVELLI, Filippo
Giancarlo Andenna
Appartenne alla potente famiglia milanese e nacque agli inizi dei XV secolo; prima del 1435 era già divenuto decretorum doctor. Il 6 febbr. 1436 ricopriva la carica [...] il disprezzo delle norme canoniche.
I primi frutti di questa forzata riforma si ebbero presso uno dei maggiori cenobi milanesi, la conto che il monaco aveva sempre manifestato una onesta condotta di vita, diede il proprio assenso.
Così, ...
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CAVI, Giovanni Battista
Lorenzo Tozzi
Organista e compositore romano della seconda metà del sec. XVIII, ben poco conosciamo della sua vita. Nato a Roma attorno al 1750 (forse nel 1747), si dedicò abbasta= [...] Congregazione dopo il quinquennio (1797-1802) di forzata sospensione di ogni attività, lo ritroviamo nelle vesti del suo onore, caritatevole, prudente ed irreprensibile nella sua moral condotta, per cui fu a tutti quei che lo conobbero piacevole ed ...
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condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...
forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata a forza, che dà arbitrariamente alle parole...