DE LAI, Gaetano
Rocco Cerrato
Nato a Malo (Vicenza) il 30 luglio 1853 da Antonio e da Maria Silvagni, iniziò gli studi ecclesiastici nel seminario di Vicenza e, grazie alla rendita del legato Dal Pozzolo [...] segretario di Stato, R. Merry del Val. Risulta forzata l'interpretazione che lo vuole solo fedele esecutore delle decisioni opposizione del Partito popolare italiano e approvando la condotta di quei parlamentari che ne criticavano l'impostazione ...
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BIONDI (Blondus, Biondo), Giuseppe
Silvana Menchi
Nacque ad Agrigento il 6 luglio 1537. Entrato nella Compagnia di Gesù a Messina (la data è da collocare verso la fine del 1553 o l'inizio del 1554), [...] le comunità valdesi della regione e dirigerne la conversione forzata. In questo compito egli ebbe come compagno il in luce l'innocenza degli accusati, ma anche l'imprudenza della condotta dei gesuiti milanesi, il B. ritornò a quello di visitatore. ...
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CRIVELLI, Filippo
Giancarlo Andenna
Appartenne alla potente famiglia milanese e nacque agli inizi dei XV secolo; prima del 1435 era già divenuto decretorum doctor. Il 6 febbr. 1436 ricopriva la carica [...] il disprezzo delle norme canoniche.
I primi frutti di questa forzata riforma si ebbero presso uno dei maggiori cenobi milanesi, la conto che il monaco aveva sempre manifestato una onesta condotta di vita, diede il proprio assenso.
Così, ...
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condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...
forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata a forza, che dà arbitrariamente alle parole...