Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] corredata di un nuovo epitaffio (Inscriptiones Christianae urbis Romae. Nova series, II, nr. 4148) che ha come motivo conduttore la vicenda della traslazione. Si ricorda dapprima la sua deposizione nell'atrio della basilica petrina: L. è denominato ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] , nonché nel dibattito sull'organizzazione della cultura, sull'industria culturale e su analoghi temi. Il filo conduttore di queste analisi è rappresentato dalla correlazione tra la fisionomia culturale della società contemporanea e la sua struttura ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] tra i risultati dell'A. e quelli del Volta, potendo essa dipendere dalla diversa concentrazione dell'acido usato come conduttore umido.
Dopo avere pubblicato nel 1824 l'Estratto di diverse Memorie sulle affinità dei corpi per calorico..., l'A ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] autoritarie e precise, né fu, a quanto pare, ispirata da preoccupazioni d'indole ortodossa; mancò anche il filo conduttore di una raccolta canonica, ufficiale. Vi si accostò l'epistolario curato dal Caffarini; le due principali raccolte divulgative ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] novembre 1946 interveniva duramente Togliatti, con una polemica che investiva anche il ruolo del D., e aveva per motivo conduttore, da un punto di vista formale, il criterio della proporzionalità, cioè della rappresentanza negli organi sindacali in ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] per i suoi Dialogi nei quali l'artista è celebrato come "gran dantista" e viene messa in evidenza, nel suo ruolo di conduttore del dialogo, la sua considerevole conoscenza del poeta. E fu il Giannotti, ancor prima della redazione dei Dialogi (vedi D ...
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conduttore
conduttóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. conductor -oris, der. di conducĕre «condurre»]. – 1. Chi o che conduce, nel sign. fondamentale del verbo: la giustizia conduttrice del coro delle virtù morali (D. Bartoli). In partic.,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...