Diplomatico, storico e pubblicista italiano (n. Vicenza 1929). Studioso di storia, in particolare di quella italiana e francese tra Ottocento e Novecento, e analista politico, ha ricoperto i più prestigiosi [...] Panorama.
Opere
Tra le sue pubblicazioni: Storia d'Italia dal Risorgimento ai nostri giorni (1978); La Italia scappata di mano (1993); Finis Italiae (1994); Cinquant'anni di storia mondiale (1995); Confessioni di un revisionista (1998); L'Italia ...
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Giurista e storico italiano (Roma 1891 - ivi 1981). Professore di diritto ecclesiastico in diverse università italiane, la sua varia e complessa produzione scientifica, articolata tra la storia politica, [...] questione della proprietà ecclesiastica nel Regno di Sardegna e nel Regno d'Italia, 1848-1888 (1974). Di notevole interesse anche letterario i due volumi di ricordi: Confessioni di un giurista (1947); Anni di prova (1969). Raccolte di scritti, saggi ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] in un "torpore d'inerzia e di vergogna"; "non commercio, non ricchezza fondiaria, non arti, non scienza, non gloria, né attività di sorta alcuna: pareva morta, e certo era sospensione di vita" (Ippolito Nievo, Le confessioni di unitaliano, a ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] narratore di quei giorni, ne Le confessioni di unitaliano la definirà "magistratura funeraria".
Per mandato tardi, quando Venezia sarà entrata a far parte del napoleonico Regno d'Italia, prima a quaranta, nel 1807, e poi a trenta, nel ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] della città preconizzato da Nievo nelle pagine delle Confessioni di unitaliano e più ancora in quelle - di poco segna dunque, anche nella cultura, l'inizio d'un nuovo periodo, anzi d'una nuova vita; e un segno se ne può trovare pure in questo, ...
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Archivi e biblioteche
Francesca Cavazzana Romanelli
Stefania Rossi Minutelli
«Non è ancora tutta morta la regina dell’Adriatico, ma dorme»
La guida alla città di Venezia, appositamente predisposta [...] figura è adombrata pure da Ippolito Nievo nelle Confessioni di unitaliano, v. Agostino Sagredo, Marin, Carlo Antonio, Rossi, cf. ibid., pp. 388-389, 541 nn. 143-147; D. Raines, La bibliothèque manus;crite de Giovanni Rossi.
97. Per le vicende ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] e l’epopea quarantottesca nelle Confessioni di unitaliano(111), dove il protagonista Carlino a ridosso della morte: Ritratto di Giustina Renier Michiel, in Strenna pel Capo d’anno ovvero pei giorni onomastici, a cura di A.C., Milano 1833, pp ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] quelli dei rapporti tra le generazioni o i sessi, tra professioni d’acqua e di terra, tra servitù e padroni, o tra villeggiante in provincia, ampie descrizioni si trovano nelle Confessioni di unitaliano, di Ippolito Nievo, dove si narra delle ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] Tommaseo. Perché egli non ci dà la confessioned’un doloroso scacco spirituale: d’una ricchezza ovunque riconosciuta, salutata, ma autobiografiche nell’intima loro ragione, come il Supplizio d’unitaliano in Corfù. Ma, tranne quest’ultima, opere ...
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La Germania che abbiamo amata
Domenico Conte
Germanofilia
La Germania che abbiamo amata è il titolo di un famoso scritto crociano pubblicato originariamente nella rivista bernese «Die Nation» nell’agosto [...] lungo interesse è la dedica allo scrittore lubecchese della Storia d’Europa nel secolo decimonono (1932), con la sua terzina più lungo: le Confessioni di unitaliano «germanofilo». Qui Croce propone anche un’interpretazione della differenza tra ...
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mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, nell’uso scientifico, 103) e a dieci volte...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...