FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] egli lesse come crisi di valori etico-culturali, ed al quale non reag! col disimpegno e la demagogia conformista; alla contestazione del sistema egli contrappose non una difesa agnostica della legalità positiva e degli interessi particolari a quella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La relazione tra la vita e l’arte è centrale in Oscar Wilde: scrittore e vero e [...] di personaggio brillante e dalle pose stravaganti.
Dopo la laurea viene attratto dal cattolicesimo di Newman, che critica il conformismo borghese della fede anglicana, ma solo per un brevissimo periodo. Nel 1881 pubblica il suo primo volume di versi ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] S., per preparare gli animi alla deposizione di un sovrano. È questa la dimostrazione che il teatro, accanto al predicatore conformista o puritano, era l'unico veicolo di comunicazione di massa; d'altra parte, proprio intorno al 1600 le compagnie di ...
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Riservatezza
Stefano Rodotà
Parte introduttiva
di Stefano Rodotà
Riservatezza e privacy
Il termine riservatezza è entrato ormai stabilmente nel linguaggio giuridico: adoperato prima dagli studiosi (Giorgianni [...] , che vieta l'invio di messaggi via fax senza il consenso del destinatario. Qui siamo in presenza di uno svolgimento, conforme alla tecnologia considerata, di un diritto già riconosciuto in molti casi, quello di veder eliminato il proprio indirizzo o ...
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MESSICO (XXII, p. 958; App. I, p. 836; II, 11, p. 288; III, 11, p. 64)
Alberto Mori
Daniela Primicerio
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Fernando Sanchez Mayams
Condizioni demografiche. - Il censimento [...] del clero e dei militari, tutte le forze che, inserite nel PRI, lo resero in pratica invincibile. L'esercito, conformemente alla tradizione messicana, si astenne da interventi nella vita politica, a differenza di quanto è avvenuto in altri paesi dell ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] tra Settecento e Ottocento a quelli degli eretici del Cinquecento. L’Italia che si lasciavano alle spalle appariva conformista e soffocante a uomini come Alberto Radicati di Passerano e Filippo Buonarroti, come più tardi a Giacomo Costantino ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] , I dialoghi di Focione, Roma 1763; in seguito Venezia 1764 e 1798, Napoli 1814). L'attenzione dedicata a un autore non conformista destò reazioni a Roma (dove, annotò in seguito il F., le virtù esaltate dal Mably non erano in auge), ma il lavoro ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] depone certo a favore di una particolare dedizione alla causa delle riforme. E certo, un conto era fare il non conformista a Parigi, protetto dalle malattie del secolo e coccolato dai salotti mondani; un altro conto affrontare seriamente a Palermo ...
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Croce e il concetto di progresso
Carlo Altini
Il pensiero filosofico di Benedetto Croce costituisce una delle poche testimonianze a favore di un’interpretazione positiva dell’idea di progresso durante [...] che il nuovo soggetto collettivo che abita le strade e le piazze urbane è la massa indifferenziata, livellata e conformista, cioè «la folla solitaria». L’uomo impersonale e disciplinato – «l’ultimo uomo» di Nietzsche – è dunque insensibile ai valori ...
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Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] solo di immagini.
Ancora e sempre ci troviamo di fronte alla presenza di quel tipo antropologico - l'uomo-massa - conformista, passivo e ipermanipolabile che tante apprensioni ha suscitato sin dal suo primo apparire. Tanto più che i grandi mezzi di ...
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conformista
s. m. e f. [der. di conforme, secondo il modello dell’ingl. conformist, che indicava propr., in origine, gli aderenti alla Chiesa anglicana] (pl. m. -i). – Chi si conforma a una determinata dottrina politica o religiosa; per estens.,...
conformare
v. tr. [dal lat. conformare «formare, dar forma», comp. di con- e formare «id.»] (io confórmo, ecc.). – 1. non com. Dare forma e proporzione alle parti: il modo in cui la natura ci ha conformati. 2. Rendere conforme, adattare, far...