Filosofo cinese (n. Weizhou, Jiangxi, 1130 - m. 1200). Raggiunse importanti cariche nella carriera amministrativa. Fu il massimo esponente della filosofia neo-confuciana, divenuta poi ideologia ufficiale [...] e rimasta tale fino alla caduta dell'impero. Rimaneggiò secondo i criterî moralistici della sua scuola l'opera storica di Sima Guang ...
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Pensatore cinese (Zou, Shandong, 372 - ivi 289 a. C.). Il suo vero nome era K'o. Vissuto durante l'epoca di decadenza del regime feudale cinese, e perciò sensibile al problema dell'unità della Cina e della [...] sua civiltà, nel Libro di M. egli espone la dottrina confuciana, in particolare nei suoi aspetti etici e politici, introducendovi il concetto della fondamentale bontà della natura umana. Secondo M. quest'ultima possiede quattro virtù innate ( ...
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Figlio (n. 572 - m. 621) dell'imperatore giapponese Yōmei (586-87). Appoggiò il buddismo, inviando in Cina la prima ambasceria ufficiale (607) e adottando il calendario cinese. Promulgò (604) un codice [...] in 17 articoli, che dava al Giappone per la prima volta una nuova nozione di stato con l'imperatore a capo, e un canone di diritti e doveri basato sulla morale confuciana e sul buddismo. ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] l'unica accettata, con conseguenze disastrose sulla libertà di critica personale.
È pur vero che nel tempo apparvero anche filosofi confuciani con posizioni distinte: fra essi, Wang Yangming, vissuto tra il 15° e il 16° secolo, e Li Zhi (16° secolo ...
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INTORCETTA, Prospero (Yin Duoze, Juesi [Il Saggio])
Elisabetta Corsi
Nacque a Piazza Armerina il 28 ag. 1625. All'età di sedici anni i genitori lo iscrissero al Siculorum Gymnasium di Catania per studiare [...] , non solo di testi teologico-liturgici in cinese, da utilizzarsi per la catechesi e il magistero, ma anche di testi confuciani in latino. Tali opere dovevano assolvere a una duplice funzione, la prima di tipo didattico, in quanto venivano impiegate ...
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Matsudaira, Sadanobu
Daimyo («signore feudale») e riformatore giapponese (n. Edo, od. Tokyo, 1758-m. 1829). Con lo pseudonimo di Rakuo, Sadanobu fu anche un valido scrittore. Nipote dello shogun Tokugawa [...] dell’amministrazione e dell’istruzione si cercò un pensiero intellettuale unificante, con l’adozione dell’interpretazione confuciana di Zhu Xi come ufficiale e «ortodossa», l’imposizione di una seria preparazione culturale ai funzionari shogunali ...
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LONGOBARDO, Niccolò (Long Huamin, Jinghua)
Elisabetta Corsi
Nacque a Caltagirone il 10 sett. 1565 da Francesco, di famiglia patrizia, e da una tale Pernuzza. Nel settembre del 1581 entrò nel collegio [...] P. Rule, K'ung-tzu or Confucius? The Jesuit interpretation of Confucianism, Sydney 1986, pp. 86 s.; N. Standaert, Yang Tingyun, Confucian and Christian in late Ming China. His life and thought, Leiden 1988, pp. 184 s.; C. von Collani, N. L.'s Traité ...
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