Cugino e figlio adottivo (Iaşi 1854 - Vienna 1901) di Michele III Obrenović, gli successe come principe di Serbia quando questi fu assassinato (1868), governando, sino al raggiungimento della maggiore [...] nel conflitto nel 1877, M. riu scì a ottenere dal congressodi Berlino del 1878 ampliamenti territoriali e l'indipendenza per il suo in favore del figlio Alessandro (1889) e a trasferirsi a Parigi. Tornato a Belgrado nel 1897 e assunto il comando dell ...
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Uomo politico e cardinale (Lodève 1653 - Parigi 1743). Elemosiniere della regina nel 1679 e poi (1683) di Luigi XIV, vescovo di Fréjus nel 1698, precettore nel 1715 del giovane re Luigi XV, ne divenne [...] e presieduto il congressodi Cambrai (poi Soissons, 1728). Scoppiata - contro la sua volontà - la guerra di successione polacca, nel 1734 di sua iniziativa firmò con l'Austria i preliminari di pace, e anche nella guerra di successione austriaca cercò ...
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Diplomatico (Roma 1771 - Firenze 1845). Fu incaricato dal governo toscano delle prime trattative con F. Cacault per la ripresa delle relazioni diplomatiche con la Francia repubblicana nel 1794; fu poi [...] , visse in disparte e solo nel 1809 fu nominato consigliere di stato a Parigi e conte dell'Impero. Dopo la Restaurazione, fu ministro dell'Interno di Toscana, plenipotenziario al congressodi Vienna (ottenne la restituzione delle opere d'arte rubate ...
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Figlio (Parigi 1781 - Monaco di Baviera 1824) del visconte Alexandre e di Joséphine Tascher de la Pagerie; segnalatosi nella campagna d'Egitto e in quella d'Italia, alla costituzione del regno d'Italia [...] Rimase sempre fedele a Napoleone: né il disastro della campagna di Russia (nella ritirata ebbe il comando dei resti della grande Stabilitosi a Monaco dopo l'abdicazione di Napoleone, ottenne dal Congressodi Vienna una rendita annua gravante sul ...
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Diplomatico (Castello di Ponticchio, Nola, 1753 - Napoli 1833); ministro plenipotenziario di Ferdinando IV di Napoli a Torino (1782) e a Vienna (1786), partecipò, per conto del governo austriaco, alla [...] invano di impedire la guerra con la Francia. Rappresentante napoletano a Parigi dal 1801, concluse con Napoleone un trattato di neutralità giunta di governo e poi ministro degli Esteri; ma il re gli impedì ogni azione efficace al Congressodi Lubiana ...
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Storico e uomo politico romeno (Iaşi 1817 - Parigi 1891). Fondò e diresse le riviste Dacia literară, Arhiva romănească e Propăşirea; curò l'edizione degli antichi annali della Moldavia (3 voll., 1845-52) [...] di una prima riforma agraria e nella confisca a favore dello stato delle proprietà dei conventi. Ministro degli Esteri (1876-80), anche alla sua azione si deve l'indipendenza della Romania (1878), avendo K. rappresentato il suo paese nel congressodi ...
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Scrittore politico francese (castello di Saint-Pierre-l'Église, Cherbourg, 1658 - Parigi 1743). Abate, membro dell'Académie française (1695-1718), ne fu radiato per il Discours sur la polysynodie, violenta [...] Luigi XIV; fu tra i fondatori (1720) del Club de l'Entresol. Elaborò (1712) un piano di pace universale in occasione del congressodi Utrecht (Mémoires pour rendre la paix perpétuelle en Europe, 1713, più volte rimaneggiato e ampliato): i sovrani ...
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Giurista e uomo politico (Brive-la-Gaillarde, Corrèze, 1742 - Parigi 1810); avvocato di gran fama, deputato agli Stati generali (1789), nella Costituente sostenne abilmente la costituzione civile del clero [...] fu presidente (1792-93), membro del Comitato di salute pubblica, fu poi tacciato di moderatismo; sotto il Direttorio, fu membro dei Cinquecento, plenipotenziario al congressodi Rastatt, e (1798) membro del Direttorio stesso (l'anno dopo la nomina ...
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Generale e diplomatico (Caulaincourt, Aisne, 1773 - Parigi 1827). Da generale che era divenne nel 1793 semplice soldato perché nobile, ma dopo due anni Hoche gli fece restituire il suo grado, dal 1802 [...] l'ascendente. Nominato ministro degli Esteri, rappresentò Napoleone al congressodi Châtillon-sur-Seine (1814) tentando invano di ottenere condizioni di pace più favorevoli per l'Impero. Alla caduta di Napoleone, Alessandro I gli evitò l'esilio, per ...
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Figlio (n. 1595 - m. Rouen 1663) di Henri I e di Caterina Gonzaga. Orfano al secondo giorno di vita, cresciuto sotto la protezione dello zio, il re Enrico IV, fu governatore di Piccardia e di Normandia. [...] Richelieu, onde (1626) congiurò contro il cardinale. Capo (1645) dei ministri plenipotenziarî al congressodi Münster, ritornò a Parigi indignato per il poco potere effettivo accordatogli e, spinto dalla sua seconda moglie Anne-Geneviève, partecipò ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
internazionale
agg. [comp. di inter- e nazione, sull’esempio dell’ingl. international, coniato nel 1780 dal filosofo e giurista J. Bentham]. – 1. a. Che avviene tra nazione e nazione o tra più nazioni: relazioni i.; commercio i.; scambî i.;...