Uomo politico austriaco (Vienna 1711 - ivi 1794). Rappresentante dell'assolutismo illuminato, fu ambasciatore a Parigi (1750-53) e cancelliere di Stato (1753). Diventato l'arbitro della politica estera [...] Teresa al congressodi Aquisgrana (1748-49). Autore della sostituzione dell'alleanza francese all'altra, tradizionale, con le potenze marittime, non ebbe all'inizio il consenso di Maria Teresa. Poi (1750-53), ambasciatore a Parigi, preparò abilmente ...
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Rivoluzionario e uomo politico vietnamita (Kim Lien, Annam settentr., 1890 - Hanoi 1969). Nato, sembra, col nome di Nguyen Singh Hui, si faceva chiamare Nguyen Ai Quoc nel 1942, quando venne imprigionato [...] socialista e, dopo il congressodi Tours (1920), seguì la frazione comunista. Delegato al congresso internazionale dei contadini in URSS nel Tonchino (approvato poi anche dal governo diParigi) che riconosceva il Vietnam come stato autonomo nella ...
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Uomo politico francese (Parigi 1754 - ivi 1838). Ecclesiastico, abilissimo diplomatico e consigliere di Napoleone Bonaparte, fu ministro degli Esteri e rappresentante della Francia al congressodi Vienna [...] fu poi messo in stato d'accusa dalla Convenzione dopo la scoperta di un carteggio con Luigi XVI e poté tornare in Francia solo nel Esteri da Luigi XVIII, rappresentò la Francia al congressodi Vienna, dove riuscì a contenere le rivendicazioni dei ...
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Uomo politico tedesco (Giessen, Assia, 1826 - Charlottenburg 1900). Partecipò alle rivoluzioni del 1848-49 a Parigi e nel Baden. Costretto all'esilio a Londra (1850) entrò in contatto con K. Marx e F. [...] (1869) e promosse (1875) il Congressodi Gotha. Deputato al Reichstag fu un tenace oppositore della politica espansionistica di Bismarck.
Vita e attività
Studiò a Berlino filosofia, teologia e filologia. A Parigi nel 1848 e nel Baden nel 1849 ...
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Cugino e figlio adottivo (Iaşi 1854 - Vienna 1901) di Michele III Obrenović, gli successe come principe di Serbia quando questi fu assassinato (1868), governando, sino al raggiungimento della maggiore [...] nel conflitto nel 1877, M. riu scì a ottenere dal congressodi Berlino del 1878 ampliamenti territoriali e l'indipendenza per il suo in favore del figlio Alessandro (1889) e a trasferirsi a Parigi. Tornato a Belgrado nel 1897 e assunto il comando dell ...
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Uomo politico e cardinale (Lodève 1653 - Parigi 1743). Elemosiniere della regina nel 1679 e poi (1683) di Luigi XIV, vescovo di Fréjus nel 1698, precettore nel 1715 del giovane re Luigi XV, ne divenne [...] e presieduto il congressodi Cambrai (poi Soissons, 1728). Scoppiata - contro la sua volontà - la guerra di successione polacca, nel 1734 di sua iniziativa firmò con l'Austria i preliminari di pace, e anche nella guerra di successione austriaca cercò ...
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Diplomatico (Roma 1771 - Firenze 1845). Fu incaricato dal governo toscano delle prime trattative con F. Cacault per la ripresa delle relazioni diplomatiche con la Francia repubblicana nel 1794; fu poi [...] , visse in disparte e solo nel 1809 fu nominato consigliere di stato a Parigi e conte dell'Impero. Dopo la Restaurazione, fu ministro dell'Interno di Toscana, plenipotenziario al congressodi Vienna (ottenne la restituzione delle opere d'arte rubate ...
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Figlio (Parigi 1781 - Monaco di Baviera 1824) del visconte Alexandre e di Joséphine Tascher de la Pagerie; segnalatosi nella campagna d'Egitto e in quella d'Italia, alla costituzione del regno d'Italia [...] Rimase sempre fedele a Napoleone: né il disastro della campagna di Russia (nella ritirata ebbe il comando dei resti della grande Stabilitosi a Monaco dopo l'abdicazione di Napoleone, ottenne dal Congressodi Vienna una rendita annua gravante sul ...
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Diplomatico (Castello di Ponticchio, Nola, 1753 - Napoli 1833); ministro plenipotenziario di Ferdinando IV di Napoli a Torino (1782) e a Vienna (1786), partecipò, per conto del governo austriaco, alla [...] invano di impedire la guerra con la Francia. Rappresentante napoletano a Parigi dal 1801, concluse con Napoleone un trattato di neutralità giunta di governo e poi ministro degli Esteri; ma il re gli impedì ogni azione efficace al Congressodi Lubiana ...
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Storico e uomo politico romeno (Iaşi 1817 - Parigi 1891). Fondò e diresse le riviste Dacia literară, Arhiva romănească e Propăşirea; curò l'edizione degli antichi annali della Moldavia (3 voll., 1845-52) [...] di una prima riforma agraria e nella confisca a favore dello stato delle proprietà dei conventi. Ministro degli Esteri (1876-80), anche alla sua azione si deve l'indipendenza della Romania (1878), avendo K. rappresentato il suo paese nel congressodi ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
internazionale
agg. [comp. di inter- e nazione, sull’esempio dell’ingl. international, coniato nel 1780 dal filosofo e giurista J. Bentham]. – 1. a. Che avviene tra nazione e nazione o tra più nazioni: relazioni i.; commercio i.; scambî i.;...