Locale che serve all'insegnamento dell'equitazione e che consiste in grandi tettoie chiuse o in recinti scoperti. Può avere scopi militari, o soltanto di semplice ammaestramento di cavalli (maneggio), [...]
La cavallerizza accolse fra le sue mura le mense a cui si assisero i membri del famoso congressodiVienna nel 1815, e, trasformata in aula politica, essa ospitò nel 1848 il primo Parlamento austriaco. L'attuale Repubblica austriaca ha ivi mantenuta ...
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Cittadina della provincia di Sondrio, situata là dove la valle della Mera si biforca formando la valle del Liro (o di San Giacomo), che risale al passo dello Spluga (l'antico Cuneus aureus), e la valle [...] . E da quel tempo (1798), malgrado i tentativi dei Grigioni presso il CongressodiVienna (1815), seguì le sorti del resto della Lombardia.
Bibl.: V. Adami, Pagine di storia valtellinese, Milano 1926; P. Buzzetti, Documenti della Rezia chiavennasca ...
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L'Italia fu il paese in cui, alla fine della seconda Guerra mondiale, si verificò con maggiore acutezza un ritorno di spirito federalista, nell'ambito nazionale, con tendenze a più o meno ampie autonomie [...] , chiedevano una estrema limitazione dell'autorità centrale, sino a riprodurre una organizzazione di stati tedeschi tipo Deutscher Bund del congressodiVienna, annullando il processo unitario della nazione tedesca. L'occupazione della Germania da ...
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. Una delle famiglie più antiche del patriziato di Asti. Si divise in molti rami; sono estinti quelli di Burio, di Virle, di Castigliole e di Camerano, al quale appartenne Federico (v. sotto); nei due [...] d'Asti; Sauli d'Igliano, Reminiscenze della propria vita, Milano-Roma 1908, I, p. 413 segg. - Sull'opera sua al congressodiVienna: N. Bianchi, Storia documentata della diplomazia europea in Italia dall'anno 1812 all'anno 1866, Torino 1867, I; nel ...
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Famiglia oriunda, secondo la tradizione, dell'Umbria, appartenente, nella prima metà del Cinquecento, alla classe media di Bologna. Cristoforo B. (1470-1546), commerciante agiato, s'era già accostato alla [...] che seguirono poi, ebbero definitivamente ragione di quel residuo anacronistico di principato. E quando, alla restaurazione, il figlio di Antonio, Luigi (1767-1841), cercò al congressodiViennadi riottenere il principato, gli fu concessa ...
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Nacque a Weimar il 3 settembre 1757, e, morto il padre quand'egli aveva appena nove mesi, la madre, duchessa Anna Amalia (v.), ne curò l'educazione, chiamandogli al fianco prima il conte von Goertz rigido [...] forze nell'orbita della sua azione militare e politica. Ne uscì con la guerra di liberazione del 1814; e al congressodiVienna raggiunse un arrotondamento di confini e l'elevazione alla dignità granducale. Ma dovette anche piegarsi alle tendenze ...
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Nato a Copenaghen il 3 aprile 1769, morto a Berlino il 28 marzo 1835. Figlio di Andreas Peter Bernstorff (v.), all'età di 20 anni fu nominato segretario di legazione presso l'ambasciata danese a Berlino, [...] dal B. Perciò egli, nella primavera del 1810, si dimise dall'ufficio e l'anno dopo andò ambasciatore a Vienna. Rappresentò poi il suo paese al congressodiVienna, ove, malgrado la sua reputazione personale, non riuscì ad addolcire le dure condizioni ...
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Città della Svizzera, a 436 metri s. m., con 22.430 ab., sulle linee Basilea-Berna e Neuchâtel-Olten, nel cantone di Berna e sulla riva nord-est del lago omonimo, tra il piano e i primi rialti del Giura. [...] 1798 i Francesi occuparono la città, che fece parte della Francia fino al 1813, ma nel 1815 dal congressodiVienna venne assegnata al cantone di Berna. Nel sec. XIX Biel è divenuta un centro dell'industria degli orologi. Il museo Schwab contiene ...
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L'ultimo discendente degli antichi signori di Dalberg (anticamente Dalburg) trasmise nel 1315 il suo feudo e il suo nome al cugino Johann Kämmerer di Worms. Un cavaliere Gerhard fu investito nel 1239 della [...] a granducato che, alla morte del D., avrebbe dovuto passare al figliastro di Napoleone, Eugenio de Beauharnais. Il congressodiVienna abolì quest'ultimo resto di dominio ecclesiastico in Germania. Wolfgang Heribert, nato a Hernsheim il 13 novembre ...
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ŁASKI, Jan
Jan Dabrowski
Arcivescovo di Gniezno, primate di Polonia, nato a Łask nel 1456, morto a Kalisz il 19 maggio 1531. Deve la sua carriera a Krzesław da Kurozwęk che lo conobbe quand'era un giovine [...] a vescovo della Cuavia; nel 1496 nelle Fiandre; nel 1500 di nuovo a Roma per il giubileo. Quando Alessandro Jagellone assunse il di Sigismondo I prese sopravvento la tendenza di un accordo con gli Asburgo: ne derivò nel 1515 il congressodiVienna ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...