Uomo politico austriaco (Vienna 1711 - ivi 1794). Rappresentante dell'assolutismo illuminato, fu ambasciatore a Parigi (1750-53) e cancelliere di Stato (1753). Diventato l'arbitro della politica estera [...] a Torino (1742-44), ministro presso la luogotenenza dei Paesi Bassi austriaci (1744-46), rappresentò Maria Teresa al congressodi Aquisgrana (1748-49). Autore della sostituzione dell'alleanza francese all'altra, tradizionale, con le potenze marittime ...
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Tra le più antiche e cospicue famiglie patrizie veneziane, si affermò forse con un Bartolomeo, procuratore di San Marco nel 1049. I T. figurano poi nella storia di Venezia come dogi, procuratori di San [...] Ancona (1275), nel 1290 partecipò alla spedizione crociata in soccorso di Tolemaide; Baiamonte (v.); Niccolò di Francesco (m. 1551), ambasciatore presso Clemente VII (1523), al congressodi Bologna (1530), presso Paolo III (1534), presso Carlo V ...
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Cugino e figlio adottivo (Iaşi 1854 - Vienna 1901) di Michele III Obrenović, gli successe come principe di Serbia quando questi fu assassinato (1868), governando, sino al raggiungimento della maggiore [...] nel 1877, M. riu scì a ottenere dal congressodi Berlino del 1878 ampliamenti territoriali e l'indipendenza per del figlio un regime poliziesco finché un attentato (1899) e la rottura con Alessandro (1900) lo indussero a trasferirsi a Vienna. ...
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Uomo politico e cardinale (Lodève 1653 - Parigi 1743). Elemosiniere della regina nel 1679 e poi (1683) di Luigi XIV, vescovo di Fréjus nel 1698, precettore nel 1715 del giovane re Luigi XV, ne divenne [...] con le potenze borboniche (trattato diVienna, 1731), dopo aver promosso e presieduto il congressodi Cambrai (poi Soissons, 1728). Scoppiata - contro la sua volontà - la guerra di successione polacca, nel 1734 di sua iniziativa firmò con l'Austria ...
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Storico e pubblicista (Londra 1879 - isola di Skye, Ebridi, 1951). Grazie al suo lungo soggiorno a Vienna, quale corrispondente del Times e dello Spectator, approfondì lo studio dei problemi nazionali [...] , insieme a W. Steed e a A. Evans, dapprima si adoperò per una soluzione di compromesso, partecipando nell'aprile del 1918 al Congressodi Roma delle nazionalità asburgiche, ma assunse poi un atteggiamento decisamente filoiugoslavo. Dal 1922 al 1945 ...
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Diplomatico e scrittore spagnolo (Algezares, Murcia, 1584 - Madrid 1648). Incaricato di importanti missioni a Ratisbona, Monaco di Baviera, Vienna; delegato plenipotenziario al congressodi Münster (1643-45). [...] e politica del principe ideale (Idea de un príncipe político cristiano representada en cien empresas, 1640), sulle orme di un'opera di A. Alciati (De formula romani Imperii, 1559); il trattato è una sintesi dell'esperienza politica antimachiavellica ...
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Diplomatico (Castello di Ponticchio, Nola, 1753 - Napoli 1833); ministro plenipotenziario di Ferdinando IV di Napoli a Torino (1782) e a Vienna (1786), partecipò, per conto del governo austriaco, alla [...] fu lasciato in disparte fino alla rivoluzione del 1820, quando divenne membro della giunta di governo e poi ministro degli Esteri; ma il re gli impedì ogni azione efficace al Congressodi Lubiana. Compiutasi la Restaurazione si ritirò a vita privata. ...
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Avvocato e uomo politico italiano (Livorno 1872 - ivi 1947). Deputato socialista (1913-24), fu contrario all'intervento nella prima guerra mondiale, e difese al tribunale di guerra di Torino gli imputati [...] moto dell'agosto 1917. Dopo il Congressodi Livorno (genn. 1921) fondò (ott. 1922) con F. Turati e C. Treves il partito socialista unitario. Aventiniano, rappresentò la parte civile nel processo contro gli assassini di G. Matteotti; costretto dalle ...
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Uomo di stato ottomano (Costantinopoli 1833 - ivi 1906). Di origine greca, compiuti gli studî in Germania entrò in diplomazia e rappresentò la Turchia a Roma. Nel 1876 fu nominato sottosegretario di stato [...] (1876-77) e alle trattative per il trattato di Santo Stefano. Fu primo delegato ottomano al congressodi Berlino, quindi stipulò a Vienna gli accordi con l'Austria per la Bosnia-Erzegovina. Nel 1878 divenne ministro degli Esteri, ma dopo ...
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Diplomatico sabaudo (Montmélian, Savoia, 1659 - Torino 1730). Inviato in Svizzera nel 1703, abile negoziatore a Vienna per la questione dei feudi delle Langhe (1711), si mostrò intelligente rappresentante [...] Sicilia al Piemonte e riuscì a guadagnare l'Inghilterra alla sua idea. Sua altresì la proposta, avanzata al congressodi Baden (1714), d'un articolo che garantisse la neutralità italiana di fronte alle aspirazioni austriache. Dal 1717 fu segretario ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...