Uomo politico statunitense (n. Hope, Arkansas, 1946). Laureatosi in legge alla Law School della Yale University, portò a termine gli studi a Oxford (1968-70). Esponente democratico, procuratore generale [...] diffuse in larga parte dell'opinione pubblica statunitense, risposta rafforzata anche dall'appartenenza generazionale terreno d'intesa con i suoi avversari ancora una volta maggioritari al Congresso, C. si mosse su un doppio binario: da un lato, ...
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Statista statunitense (Hodgensville, Kentucky, 1809 - Washington 1865), sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America. Avvocato autodidatta, convinto antischiavista, fu deputato per i whig dal 1834 [...] sottratte ai Confederati dalle truppe federali; l'abolizione totale fu sancita dal 13º emendamento alla Costituzione, votato dal Congresso il 31 genn. 1865). Il successo delle operazioni confortò la sua politica e la crescente popolarità gli assicurò ...
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Statista statunitense (Port Conway, Virginia, 1751 - Montpellier, Virginia, 1836). Fu delegato per la Virginia alla Convenzione (1776) e al Congresso continentale (1779-83). Alla Convenzione di Filadelfia [...] sostenute da Th. Jefferson, del quale fu sempre amico e collaboratore fedele. Rappresentò il suo stato al Congresso continentale (1779-83), dove contribuì al risanamento economico-finanziario della Confederazione. Deputato alla Camera dei delegati ...
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Uomo politico statunitense (contea di Westmoreland, Virginia, 1758 - New York 1831). Abbandonò gli studî (1776) per combattere contro gli Inglesi; poi da Th. Jefferson, allora governatore della Virginia, [...] alla vita amministrativa e politica. Delegato all'assemblea della Virginia (1782) e l'anno dopo membro del Congresso della Confederazione, si distinse nel rivendicare agli USA il diritto di navigazione sul Mississippi, all'epoca controllato dagli ...
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Uomo politico statunitense (Milton, Massachusetts, 1924 - Houston, Texas, 2018). Militante (dal 1964) nel Partito repubblicano, dal 1966 al 1970 fu deputato del Texas alla Camera dei rappresentanti. Ambasciatore [...] gen. A. Noriega, mentre in Medio Oriente, dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq (1990), ottenuto il mandato del Congresso e forte delle risoluzioni dell'ONU e del sostegno di parte del mondo arabo, formò una coalizione con cui diede inizio ...
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Uomo politico statunitense (Raleigh, Carolina del Nord, 1808 - Cartar County, Tennessee, 1875). Stabilitosi nel Tennessee, partecipò alla vita politica locale nel partito democratico. Eletto alla camera [...] degli USA. Di Lincoln adottò la politica di pacificazione; contrario alla politica radicale dei repubblicani, ebbe contrasti con il Congresso; messo in stato di accusa per aver destituito il segretario di stato per la guerra E. M. Stanton, fu ...
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Donna politica statunitense (n. Baltimora 1940). Nata da genitori italo-americani, si è laureata al Trinity college di Washington (1962) e si è trasferita sulla costa ovest dopo il matrimonio con P. Pelosi. [...] alla Camera dell'8° distretto della California dal 1987, è stata la prima donna a guidare un partito politico al Congresso (2002, capogruppo democratico) e a ricoprire la carica di presidente della Camera dei Rappresentanti in USA (dal gennaio 2007 ...
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Uomo politico statunitense (Niles, Ohio, 1843 - Buffalo, New Nork, 1901), rappresentante repubblicano al Congresso (1876-90); convinto protezionista, presentò una legge (McK. bill, 1890) che colpiva le [...] straniere, specialmente francesi e tedesche. Come governatore dell'Ohio (1892-96), realizzò utili riforme. Rieletto al Congresso (1893), nel 1896 fu nominato presidente degli USA, venticinquesimo della serie. Come tale diede nuovo impulso alla ...
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Uomo politico statunitense (Greenway, Virginia, 1790 - Richmond, Virginia, 1862). Avvocato, seguace delle idee di Th. Jefferson, sedette alla Camera dei rappresentanti della Virginia (1811-16 e 1823-25), [...] fu deputato al Congresso (1817-21), governatore della Virginia (1825-27), senatore federale (1827-36). Membro del partito democratico, ma poco incline ad accettare la disciplina di partito, votò spesso contro i provvedimenti del presidente A. Jackson ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] G., mentre i governi delle grandi potenze al Congresso di Verona negavano la parola ai delegati greci, si mosse l’opinione pubblica liberale dell’Europa (➔ filellenismo) e il presidente statunitense J. Monroe inviò un messaggio di solidarietà agli ...
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cybersicurezza (cyber-sicurezza), s. f. Sistema di sicurezza che protegge la rete telematica di uno Stato da eventuali attacchi terroristici perpetrati per via informatica. ◆ Il mercato civile della cybersicurezza di alto livello tecnico non...
piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...