Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] , stabilizzò il peso di tutte le m., e introdusse un rapporto fisso di valore tra l’oro e l’argento (la cui coniazione era riservata all’imperatore; la produzione di m. in metallo vile restò fino a Gallieno di competenza del Senato), permettendo l ...
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fiorino
Federigo Melis
Il termine appare in If XXX 89 Io son per lor tra sì fatta famiglia; / e' m'indussero a batter li fiorini / ch'avevan tre carati di mondiglia, nel duro atto di accusa di maestro [...] , la cui continua contrazione di valore rispetto alla base aurea non rimase estranea al poeta.
Alla celeberrima coniazione fiorentina presiedeva il fiorinaio, impiantato da G. Villani, risalendo fin quasi alle origini.
Bibl. - Archivio di Stato ...
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Principale moneta scandinava nel Medioevo, iniziata a coniare nell’11° sec., a imitazione del penny o denaro inglese. In Svezia ebbe corso fino al 1548 e da allora al 1776 fu in uso solo come moneta di [...] conto; in Danimarca (15°-16° sec.) ebbe valore di 1/12 di skilling e l’ultima coniazione in rame si ebbe nel 1602. ...
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SOLIDO
Angelo Segrè
. Numismatica. - Greco νομισμα, nei testi greco-egizî talvolta ὁλοκόττινος. Moneta d'oro del peso di 4 scrupoli cioè 1/72 di libra (gr. 4,55 della libra computata usualmente 327,45 [...] ). La tendenza dell'Impero d'Oriente a un monometallismo oro, dopo che la moneta d'argento si era svalutata in seguito alla coniazione dei pezzi di rame argentato, fa salire il valore dell'oro rispetto all'argento. E forse la scomparsa dell'oro dall ...
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-IFICARE
Il suffisso verbale -ificare, derivato dal latino -ficare (a sua volta da facere ‘fare’), si usa con il significato di ‘compiere un’azione, fare, rendere’ sia in verbi derivati direttamente [...] ), sia in verbi formati modernamente
deserto ▶ desertificare
dolce ▶ dolcificare
tono ▶ tonificare
Molte delle parole di coniazione moderna sono ➔prestiti dal francese (così ad esempio codificare, mistificare, mummificare).
In alcuni casi i verbi ...
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Nome delle monete d’oro e d’argento fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-85), con il nome suo e quello della regina Costanza di Svevia. I p. come tipi hanno [...] lo stemma d’Aragona e l’aquila sveva; furono anche detti raonesi (aragonesi). La coniazione fu continuata dai successori. ...
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JOHNSON
Famiglia d'industriali di Milano. Stefano, nato a Lione nel febbraio 1813, morto a Milano il 7 aprile 1882, recatosi giovanissimo coi fratelli a Milano, vi aprì un piccolo stabilimento per la [...] le borchie ornamentali per mobili. Nel 1836 introdusse nello stabilimento la coniazione di medaglie religiose. Federico, nato a Milano il 30 aprile 1855, sviluppò la coniazione e l'incisione di medaglie artistiche e di monete, fornendo lo ...
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Nome di varie monete di Firenze con impresso il giglio, emblema della città. Nell’11° e 12° sec. i f. furono solo d’argento; nel 1253 fu coniata la moneta d’oro (massa di 3,54 g e bontà di 24 carati) con [...] i tipi di s. Giovanni Battista e del giglio. Per diversità di coniazione e di peso, ebbe denominazioni speciali nelle successive emissioni (largo, leggero, stretto, di grosso o buon peso, di suggello). Larghissimi il credito e la diffusione della ...
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SELGE
Roberto Paribeni
. Città di Pisidia, nell'alta valle dell'Eurimedonte, ossia sulle pendici meridionali della catena del Tauro. Tardi scrittori greci la dissero fondata da Calcante oppure colonia [...] poco attendibili. Aveva come confinanti i territorî di Sagalassos ad ovest, Aspendos a sud, Kotenna a levante. Ha una sua coniazione di monete, delle quali le più antiche con leggenda in dialetto panfilio si pensa possano risalire al sec. V a. C ...
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Il bisante di Cipro si divideva in 24 parti, dette carati, che però non furono mai moneta effettiva, mentre lo fu la 48ª parte, che veniva detta carzia (secondo il Lambros, dal greco chalkos). Venezia, [...] divenuta signora di Cipro sulla fine del sec. XV, ordinò nel 1515 la coniazione di mille ducati di carzie simili in tutto a quelle coniate dai re precedenti della famiglia dei Lusignano. Questa moneta corrispondeva al denaro, aveva un intrinseco di ...
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coniazione
coniazióne s. f. [der. di coniare]. – Operazione del coniare, che consiste nel ridurre i metalli usati come moneta in sottili pezzi, di forma in genere circolare – ma anche ovale o quadrata, ecc., purché regolare – imprimendo segni...
moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....