BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] esatta della morte del B., che tuttavia va collocata nell'anno 1680.
Opere: Informacyja o mennicy szelâgowej (Resoconto sulla coniazione degli szelâgi), s. l. né d., ma risalente al 1664 (vedi K. Estreicher, Bibliografia poiska, XIII, Kraków 1894, p ...
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CICOGNA, Pasquale
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 27 maggio 1509, da Gabriele di Francesco e da Marina Manolesso fu Marco.
La sua famiglia faceva parte del gruppo entrato nel Maggior Consiglio nel [...] Redentore ad opera del Palladio e della fortezza di Palmanova; tutti avvenimenti vicordati da iscrizioni, da panegirici e dalla coniazione di monete. Non mancarono ovviamente i problemi, come la peste di Candia, la grande carestia che colpì tutta l ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] , Francia, Grecia, Italia, Spagna, Svizzera) a prendere dapprima la strada del bimetallismo imperfetto (a limitare cioè la coniazione delle monete di metallo bianco), e poi a convertirsi al monometallismo aureo: processo che non fu frenato dalle ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] - lucrando sulla differenza tra valore nominale delle monete e valore effettivo del metallo - partecipa agli utili della coniazione, laddove, in un primo tempo, provvedeva un maestro di zecca stipendiato, ma senza partecipazione agli utili. Proprio ...
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FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] per decreto), per cui si trovò subito (1413) nella necessità di controllare tale situazione soprattutto per quanto concerneva la coniazione e lo spaccio delle monete false e di operare un tentativo di deflazione, senza però ottenere alcun effetto ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] , tipo preceduto dall'appellativo di "Flavia"; nel rovescio una croce con il nome del re. La relativa autonomia di coniazione, propria delle città toscane, venne estesa da D. alle città dell'Italia settentrionale, dove si ha notizia di almeno nove ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] della forza della entità politica da lui creata e la consapevolezza del suo ruolo nella Lombardia, oltre che nella coniazione di monete al proprio nome, trovarono espressione anche nelle sontuose cerimonie e nelle "corti bandite", con cui furono ...
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coniazione
coniazióne s. f. [der. di coniare]. – Operazione del coniare, che consiste nel ridurre i metalli usati come moneta in sottili pezzi, di forma in genere circolare – ma anche ovale o quadrata, ecc., purché regolare – imprimendo segni...
moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....