degenerazione
Qualsiasi alterazione strutturale, morfologica o chimica presentata da un organo, tessuto o cellula per azione di fattori dannosi quali il calore, le tossine, numerose sostanze chimiche, [...] , che è un processo di tipo riparativo e a sede eminentemente interstiziale, cioè a carico del connettivo intercellulare. D. fibrinoide: alterazione regressiva delle fibre collagene, che divengono eosinofile, altamente rifrangenti e si presentano ...
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Organo proprio dei Vertebrati, dotato di due attività essenziali per la vita: la funzione escretoria e quella endocrina.
Anatomia comparata
I r. si originano, nell’embrione dei Vertebrati, dal mesomero [...] e i condotti papillari. Nel blastema metanefrico si differenziano frattanto i tubuli secretori che si ripiegano a S, connettendosi ciascuno a un’estremità con un tubulo collettore, mentre all’altra si costituisce un tipico glomerulo.
Più complicato ...
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Vertebrati Ampio e importante sottophylum di Cordati (detti anche Cranioti o Craniati).
Sistema nervoso centrale e scheletro
I v. sono caratterizzati da uno scheletro interno (endoscheletro) protettivo [...] la colonna vertebrale, cartilaginea o ossea. Questa si sviluppa intorno alla corda dorsale o notocorda, che è l’asse connettivo elastico di sostegno caratteristico di tutti i Cordati e che nell’embrione è situata dorsalmente all’intestino, sotto il ...
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Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, in cui significa «cartilagine».
anatomia Articolazioni condrocostali Quelle immobili (sinartrosi) esistenti tra l’estremità anteriore della [...] , talora indotta da germi patogeni. Condroblastoma Tumore benigno delle ossa lunghe, costituito da tessuto connettivo con i caratteri della cartilagine embrionaria. Condrodisplasia Eterogeneo gruppo di malattie genetiche accomunate da alterazioni ...
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Geologia
Cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale sotto le pendici di un rilievo. Il termine è usato specialmente in geografia fisica per indicare ogni concamerazione esistente nel suolo roccioso, [...] materiale caseoso, rammollito, talora emorragico o gangrenoso; sono circondate da un alone fibroso – formatosi a spese del connettivo circostante – tanto più spesso quanto più antico è il processo. La rete vascolare locale (arteriole bronchiali) è ...
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OBESITÀ
Giovanni Federspil
Carlo Benedetto De Palo
(XXV, p. 105)
L'o. è quella condizione patologica in cui il peso corporeo è aumentato per un aumento della massa del tessuto adiposo. Questa definizione [...] appartiene al gruppo dei tessuti mesenchimali e si origina durante lo sviluppo fetale da cellule indifferenziate del tessuto connettivo. Esso è costituito in massima parte da cellule di grandi dimensioni denominate adipociti, nelle quali si accumula ...
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Famiglia di Dicotiledoni Simpetale, che trae il suo nome dal genere Apocynum (v. apocino) ed è composta da alberi o arbusti o più di rado da erbacee perenni a fusto eretto (spesso volubile o prostrato-radicante) [...] in generale 5, con i filamenti spesso brevissimi o mancanti, con antere erette o conniventi a volta sopra il pistillo e con il connettivo più o meno prolungato all'apice: ovarî 2 liberi o connati, cinti alla base da un cercine carnoso di varia foggia ...
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TROMBOSI (dal gr. ϑρόμβος "coagulo")
Nazareno Tiberti
Coagulazione del sangue nelle cavità del cuore o dei vasi, coagulazione che avviene durante la vita. Perché ciò possa accadere è necessario che il [...] misto quando è in parte rosso, in parte bianco. I trombi possono rammollirsi, calcificarsi, trasformarsi in tessuto connettivo, distaccarsi, al quale ultimo fatto consegue l'embolia. Le cause della trombosi possono essere fisiche (traumatismi, ferite ...
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Medico inglese, nato a Edgeworthstown (Lancashire) il 4 settembre 1845; a Londra fu medico nell'ospedale dei bambini e dopo professore di clinica medica. È specialmente noto per avere descritto, nel 1883, [...] e fratture ossee che seguono a traumi anche di lieve entità. Le tumefazioni sono dovute a emorragie secondarie nel connettivo al di sopra del periostio e nei muscoli. È dovuta essenzialmente all'alimentazione artificiale protratta, specie con latte ...
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VATER, Abraham
Arturo CASTIGLIONI
Medico, nato a Wittenberg il 9 dicembre 1684, morto ivi nel 1751, figlio di Christian V. (1651-1732), fisiologo e igienista, professore in quell'università. Il V. studiò [...] suoi studî però furono particolarmente rivolti all'anatomia. I corpuscoli detti di V. (corpuscoli lamellosi del tessuto connettivo sottocutaneo) furono descritti esattamente appena da Filippo Pacini (v.) nel 1835, e vengono generalmente indicati col ...
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connettivo
agg. e s. m. [der. di connettere]. – 1. agg. a. Che connette o serve a connettere. In partic., in istologia, tessuto c. (o, come sost., il connettivo), vasto gruppo di tessuti (c. propriamente detto, c. adiposo, c. cordoide o vescicolare,...
connettere
connèttere v. tr. [dal lat. connectĕre «congiungere, annodare», comp. di con- e nectĕre «intrecciare, legare»] (coniug. come annettere). – 1. a. Unire insieme, collegare, mettere in relazione due o più cose: c. un circuito a (o...