La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Gli strumenti scientifici
Jim Bennett
Gli strumenti scientifici
L'inizio del XVII sec. è stato senza dubbio un periodo particolarmente fecondo [...] composti anche a Parigi, nei telescopi realizzati dagli ottici italiani, in particolare in quelli di Giuseppe Campani (1635-1715). La conoscenza di questi telescopi, in uso a Londra e a Parigi, è alla base del sistema oculare ideato da Huygens, e ...
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Felice Testa
Abstract
I diritti di informazione e consultazione, strumento di protezione degli interessi collettivi dei lavoratori, hanno ad oggetto la tutela della conoscenza dei fatti che incidono [...] datore di lavoro. Questo emerge nel testo di legge già dai primi articoli dove l’informazione è definita non solo “finalizzata alla conoscenza” ma anche “all’esame” in un’endiadi con la “consultazione” (v. art. 2, co. 1, lett. e ed f, nonché art ...
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Pittore (Vienna 1842 - Westerland 1892). Lo studio dei maestri olandesi del sec. 17º e la conoscenza della scuola di Barbizon segnarono la sua formazione di paesista en plein air, attento agli effetti [...] di luce sul Danubio e nel bosco viennese (opere nella Österreichische Galerie di Vienna) ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] è credenza che è non-accidentalmente vera; b) ciò che si deve aggiungere a una credenza vera per poterla considerare conoscenza è la connessione appropriata tra la credenza e la verità. E siccome gli esternalisti vanno alla ricerca di qualcosa di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] la Luna. Mutamenti e moti erano regolati dalle quattro cause: materiale, formale, efficiente e finale. Il metodo della conoscenza scientifica era quello esposto negli Analitici secondi e in altre opere logiche, secondo cui dal particolare si risaliva ...
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Musset, Alfred de
Remo Ceserani
Lo scrittore francese (Parigi 1810 - ivi 1857) non aveva una conoscenza molto estesa dell'opera di D.: ne è prova un suo articolo sulla " Revue des Deux Mondes " del [...] a un' " anima dell'Inferno ", dimostrando così d'ignorare che gl'invidiosi sono collocati da D. nel Purgatorio.
Ma se la conoscenza della poesia dantesca fu in M. limitata, essa fu anche in lui, più che in altri poeti francesi, romanticamente intensa ...
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Umanista e poeta (Utrera 1573 - Siviglia 1647); applicò gli strumenti d'erudizione dell'umanesimo alla conoscenza del passato spagnolo nelle opere Antigüedades de Sevilla (1634), Varones insignes de Sevilla, [...] Memorial de Utrera, ecc. Il suo senso archeologico si tradusse in poesia nella Canción a las ruinas de Itálica, che ha versi limpidi e di forma elaborata ...
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La scienza in Cina. Introduzione generale
Francesca Bray
Karine Chemla
Georges Métailié
Introduzione generale
Prologo
di Francesca Bray
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui documenti e [...] cap. XLVII). Nel caso della botanica, l'esigenza di ricostruire gli atteggiamenti dei Cinesi verso il mondo vegetale e le loro conoscenze in questo campo ha richiesto agli storici il ricorso a una grande varietà di fonti. Ancora una volta, il lettore ...
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Matematico (Esslingen 1487 - Jena 1567), uno dei maggiori algebristi tedeschi del sec. 16º. Diffuse la conoscenza dell'aritmetica e dell'algebra nella sua Arithmetica integra (1544). È da annoverarsi tra [...] coloro che aprirono la via a Nepero, fondatore del calcolo per logaritmi, avendo osservato (come già N. Chuquet nel 1484) che una tavola delle potenze di un numero permette di trasformare moltiplicazioni ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Harvey e la circolazione del sangue
Roger French
Harvey e la circolazione del sangue
Se la moderna storiografia si è a lungo interrogata sull'effettiva [...] in qualche modo riduttiva del latino scientia che, nel contesto aristotelico, esprimeva in tutte le sue sfumature il concetto di conoscenza dimostrabile; la disciplina che oggi si è soliti denominare scienza, al tempo di Harvey e nelle età precedenti ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...