Critico d'arte inglese (Scotney Castle, Kent, 1899 - ivi 1970). I suoi studî sulle teorie del "pittoresco" sono fondamentali per la conoscenza del sec. 18º (The Picturesque. Studies in a point of view, [...] 1927). Si è occupato anche di storia dell'architettura (The work of Sir John Vanbrugh and his school, 1699-1736, in collab. con H. A. Tipping, 1928; The work of Sir Robert Lorimer, 1931; The life of Sir ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I viaggi di scoperta e le osservazioni
Florence C. Hsia
I viaggi di scoperta e le osservazioni
L'incisione che orna il frontespizio dell'Instauratio [...] il missionario attivo in Cina Philippe Couplet avviò uno scambio d'opinioni con Andreas Cleyer sulla materia medica e le conoscenze mediche asiatiche, in seguito al quale quest'ultimo decise di curare la pubblicazione di due testi dedicati da Michel ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] molteplicità e varietà delle forme del reale era riconducibile a un ordine divino che la riduceva a unità, anche la conoscenza di quelle forme doveva tendere a un sistema unitario; il sapere, comprensivo di tutta la realtà, doveva essere formulato in ...
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Orientalista e giurista inglese (Londra 1746 - Calcutta 1794), uno degli iniziatori degli studî indologici, da lui condotti con sicura e severa conoscenza del sanscrito; fu anche profondo conoscitore e [...] studioso del persiano e dell'arabo. In India, dove occupava l'alta carica di giudice della Corte suprema del Bengala, fondò (1784) la Asiatic society of Bengal, la cui attività era ed è rivolta all'indagine ...
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Poetessa (Favale, od. Valsinni, 1520 - ivi 1546). Innamorata del poeta don Diego Sandoval de Castro, fu uccisa dai fratelli, venuti a conoscenza della relazione, insieme a Diego. La pensosa e amara meditazione [...] di questa rimatrice, tutta legata alla sua situazione biografica, acquista inconfondibile luce nella vicenda storica del petrarchismo italiano, in cui la poesia della M. si sistema per il dettato drammatico ...
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Storia della conoscenza, caratteri generali, suddivisioni. - L'antichità non ci ha lasciato nessuna descrizione sistematica dell'Appennino, perché ciò non rientrava veramente nei compiti della geografia [...] vette, menzioni un po' più numerose di passi, particolari itinerarî, ecc.) non rappresentano certo il patrimonio totale delle conoscenze dell'evo antico. Tale patrimonio si accrebbe certamente nel Medioevo, come è dimostrato, tra l'altro, dalle prime ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] tutto lo sparso materiale di autografi e apografi passato in possesso degli eredi o rimasto in mano di amici e conoscenti vide la luce soltanto postumo (tranne alcune edizioni non autorizzate e clandestine delle prime commedie, condotte su copioni ...
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Le Paleoscienze. Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Alberto Cazzella
Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Le tendenze interpretative più recenti (Renfrew 1994) [...] metà di questo millennio da una parte dei fili utilizzati per cucire gli abiti di pelle dell'uomo del Similaun.
La conoscenza di diversi tipi di conchiglie comportò anche l'uso di alcune di queste come materia prima per la realizzazione di oggetti ...
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a posteriori
Termine della filosofia medievale («da ciò che è posteriore»), usato per indicare, in contrapposizione all’espressione a priori, ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza. Per [...] i vari modi in cui è stata concepita tale antitesi, nella storia del pensiero e in particolare nella filosofia kantiana, ➔ a priori/a posteriori ...
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Musicista italiano (Verona 1927 - Milano 2000). Il suo cammino stilistico, partendo dalle suggestioni di B. Bartók, fu progressivamente condizionato dall'approfondita conoscenza delle opere di A. Webern [...] che, filtrate attraverso le esperienze dei maestri di Darmstadt, lo fecero approdare, nei primi anni Sessanta, a un originale e fantasioso strutturalismo. In seguito, la sua scrittura ha acquistato una ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...