Teologo luterano (Augusta 1488 - Saalfeld 1560), in relazione con Fr. v. Sickingen; si recò nel 1524 a Wittenberg e con la sua conoscenza dell'ebraico aiutò Lutero nella traduzione della Bibbia; parroco [...] (1517) e "superintendente" (vescovo, 1528) a Saalfeld (Turingia), polemizzò con Osiandro e G. Major ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] e animali e sono da collegare con gli aspetti più inaccessibili e riposti della Natura. Pur riconoscendo ai demoni la conoscenza dei segreti naturali e la possibilità di comunicarli all'uomo, Della Porta si propone di depurare le pratiche magiche da ...
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Reti di informazione e società
Tomás Maldonado
Nonostante il loro clamoroso impatto su molti aspetti della nostra società, le nuove tecnologie si trovano ancora in una fase incipiente. Anzi, gli storici [...] di fronte a noi. Una siffatta realtà è solo l’assunto fideistico di una teoria a dir poco rozza e ingenua della conoscenza.
Già negli anni Trenta del 20° sec., Kurt Lewin, il padre della psicologia topologica, aveva spiegato che la percezione degli ...
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ontologia
ontologìa [Der. del gr. ontolog✄ía, comp. del part. pres. ón óntos di eimí "essere" e -log✄ía "-logia"] [FAF] La scienza della conoscenza degli oggetti in sé, comprendente, come "filosofia [...] prima", tutti i principi della conoscenza; si qualificano con l'agg. ontològico i concetti e le nozioni che ne derivano. ...
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sistema complesso
sistema complesso in termini generali, insieme di elementi variabili e fortemente interconnessi anche nella loro evoluzione temporale, sicché la conoscenza singola d’ognuno di essi [...] non è sufficiente a stabilire l’evoluzione complessiva del sistema. Gli ecosistemi, i mercati finanziari e il sistema nervoso sono esempi di sistemi complessi. Benché non ne esista una definizione formale ...
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Geologo (Napoli 1899 - Roma 1965); prof. univ. dal 1939, insegnò geologia applicata a Roma; socio nazionale dei Lincei (1963). Ha contribuito alla conoscenza e alla caratterizzazione delle rocce, specie [...] di quelle dell'Italia merid., soprattutto dal punto di vista degli impieghi nelle costruzioni e del loro comportamento in situ. Ha inoltre indagato sulla fenomenologia di media profondità di alcune aree ...
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Geografo austriaco (Klagenfurt 1903 - Vienna 1990), prof. nelle univ. di Friburgo in Brisgovia (1946) e di Vienna (1949-68). Ha contribuito alla conoscenza dell'Iran. Si è occupato molto di geografia urbana [...] ed è stato un precursore (con la sua monografia su Innsbruck, 1928) e poi un sostenitore della teoria delle località centrali di W. Christaller. Si è interessato anche di geografia sociale. Ha diretto ...
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GIURECONSULTO (lat. iuris- o iure-consultus)
Mariano D'Amelio
Si suole designare con questo nome colui che, possedendo vasta e profonda conoscenza dei principî generali del diritto e compiuta notizia [...] delle disposizioni positive in una o più branche delle discipline giuridiche, ne faccia insegnamento o le divulghi mediante pubblicazioni o dia consulti e decisioni, contribuendo in tal modo al progresso ...
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Umanista (n. Londra - m. Wadenhoe, Northamptonshire, 1554), cappellano di Enrico VIII. Ottenne il grado di magister artium a Parigi, ove acquistò buona conoscenza del francese. Fu in relazione con T. Moro [...] ed Erasmo da Rotterdam e ricoprì varie cariche. Tradusse in inglese la commedia latina Acolastus di G. Gnapheus, e compose opere grammaticali. Importante è la sua compilazione L'esclarcissement de la langue ...
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Bonghi, Ruggiero
Uomo politico e letterato (Napoli 1826 - Torre del Greco, Napoli, 1895). Pur avendo compiuto studi irregolari, maturò un’eccellente conoscenza delle lingue classiche tanto che, ad appena [...] vent’anni, tradusse e pubblicò il Filebo di Platone. A Napoli nel 1848 partecipò attivamente alle agitazioni seguite all’elezione di Pio IX e scrisse una petizione diretta a Ferdinando II perché concedesse ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...