La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] sta per zero (o la totale mancanza di nodi indica lo zero in quanto tale), non possiamo non riconoscere agli Inca la conoscenza dell'insieme vuoto.
Come si è già detto, yupay (-y è la desinenza dell'infinito) è il principale verbo quechua per ...
Leggi Tutto
GESUALDO, Giovanni Andrea
Raffaella De Rosa
Nacque nel 1496 a Traetto (oggi Minturno), nel golfo di Gaeta. Umanista e commentatore del Canzoniere petrarchesco, fu ammirato per l'ottima conoscenza delle [...] lingue latina e greca, ma anche per la sua dottrina in materia di diritto.
Le notizie relative alla sua vita sono scarse e si fissano intorno agli anni di pubblicazione del suo commento (Il Petrarca colla ...
Leggi Tutto
sconoscente (scanoscente)
Federigo Tollemache
La sconoscente vita che... fé sozzi gli avari e i prodighi (If VII 53) è quella che il Boccaccio definisce " senza discrezione menata ", cioè " senza conoscenza [...] ", " da ignoranti ".
Nella forma lirico-cortese ‛ scanoscente ', con valore di sostantivo, ricorre, riferito agli occhi del poeta stesso, in Rime LI 14 e dico ben, se 'l voler non mi muta, / ch'eo stesso ...
Leggi Tutto
Naturalista e viaggiatore (Orléans 1779 - ivi 1853). Compì un lungo viaggio in Brasile (1816-22), che descrisse in numerose relazioni; i materiali da lui raccolti hanno dato un notevole contributo alla [...] conoscenza botanica e zoologica del Brasile. ...
Leggi Tutto
Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] diminuirla, "pratica" delle biblioteche, il nucleo fondamentale resta pur sempre la bibliografia nel senso più lato; ossia la conoscenza del libro e l'arte di descriverlo, con tutte le nozioni sussidiarie: paleografia, storia della tipografia e dell ...
Leggi Tutto
Nome dei rappresentanti di un movimento filosofico iniziatosi nell'età di Socrate e perpetuatosi poi attraverso tutto lo sviluppo della cultura antica. Socrate, reagendo al relativismo sofistico, aveva [...] sé di bisogni e di desiderî, tanto più avrà conquistato di libertà e di tranquillità spirituale. Al di là di questa conoscenza, non ne esistono altre che abbiano valore: cade così ogni interesse per il sapere propriamente teoretico, e già la logica ...
Leggi Tutto
Nato a Viterbo nel 1432, si fece domenicano nel convento di S. Maria di Gradi della sua città. Si distinse presto per la conoscenza delle lingue orientali, per la profondità teologica e come predicatore [...] e archeologo. In vita l'A. ebbe molti onori da Sisto IV e Alessandro VI, tanto da essere nel 1499 eletto maestro del Sacro Palazzo, e da vedere la sua statua messa nel Palazzo Pretorio di Viterbo. Ma dopo ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] e tutto il suo sforzo non gli produrrà altro che la [capacità] di ripetere, se sa imparare a memoria; ma la loro conoscenza profonda e l'acquisizione di questa non potrà mai aversi se si è sprovvisti delle matematiche" (Rasā᾽il al Kindī al-falsafiyya ...
Leggi Tutto
LUCCHESE di Poggibonsi
Anna Benvenuti
Nacque presumibilmente nell'ultimo quarto del secolo XII a Gaggiano (oggi Cedda, frazione di Poggibonsi) da una famiglia di contadini piccoli proprietari.
La conoscenza [...] della vicenda di L. e di sua moglie Bonadonna - documentati ed entrambi vissuti in odore di santità nel castello di Poggibonsi alla metà del Duecento - discende tutta da una perduta legenda antiqua cui ...
Leggi Tutto
schematismo
In Kant l’espressione s. trascendentale o s. dei concetti puri dell’intelletto, indica, nella Critica della ragion pura (➔), l’uso da parte dell’intelletto, ai fini della conoscenza, degli [...] schemi dell’immaginazione, cioè di rappresentazioni pure mediatrici tra sensibilità e intelletto, «omogenee da un lato con le categorie, dall’altro con i fenomeni». Essendo infatti le categorie del tutto ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...