quasi analitico
quasi analìtico [locuz. agg. (pl.m. -ci)] [ANM] Funzioni q.: particolare tipo di funzioni, introdotte da E. Borel nel 1912, caratterizzate dal fatto di essere determinate dalla sola conoscenza [...] del valore loro e di tutte le loro derivate in un punto dato ...
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Filosofo (Berlino 1714 - Francoforte s. O. 1762). Il suo nome è legato soprattutto all'opuscolo giovanile Meditationes philosophicae de nonnullis ad poema pertinentibus (1735) e all'Aesthetica, rimasta [...] dottrina dell'arte e il ricollegamento (su cui tale uso terminologico era fondato) dell'arte stessa alla conoscenza sensibile (aesthetica est scientia cognitionis sensitivae), che tanto influsso ha esercitato sulla posteriore filosofia dell'arte, e ...
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Storico spagnolo della teologia antica (n. Vergara 1917 - m. 2003); gesuita, sacerdote dal 1944, insegnò (1949-94) alla Pontificia università Gregoriana di Roma. Sulla base di una diretta e amplissima [...] conoscenza delle fonti, diede contributi fondamentali per la storia dello gnosticismo e della più antica teologia cristiana. Tra le opere: Estudios Valentinianos (6 voll., 1955-66); Antropología de san Ireneo (1969); Parábolas evangélicas en san ...
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MITO e MITOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Konrad Theodor PREUSS
. Il mito come elemento dei fenomeni religiosi. - Per precisare la posizione del mito nel campo della religione, è necessario [...] ponga il problema del rapporto tra la facoltà mitopoietica dello spirito e quella propriamente generatrice di verità e di conoscenza, e cioè per Platone, il mythos (il racconto fantastico) sta al logos (la dimostrazione ben fondata della verità) come ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] e muliebri; come in altri monumenti coevi, la figura del Buddha è sostituita da un simbolo: ora l'albero sotto cui raggiunse la conoscenza, ora il suo baldacchino d'onore, il suo trono, l'impronta del piede o la ruota della dottrina. Il noto motivo ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] un evento nel tempo, indicarne la durata, ecc. Si tratta di categorie grammaticali come il tempo e l’➔aspetto, di caratteristiche lessicali del verbo (➔ verbi), di avverbi temporali (➔ temporali, avverbi), ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] , mediante figure di una prefissata superficie), in modo che dall’immagine della figura (e, s’intende, dalla conoscenza della legge di rappresentazione) si possa ricostruire la figura spaziale. Ogni insieme di regole che permetta di realizzare tale ...
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Studioso di scienze cognitive statunitense (New York 1927 - Boston 2016), docente al MIT (Massachusetts institute of technology), è considerato uno dei fondatori dell'intelligenza artificiale. Si è occupato [...] decenni del sec. 20° il nome di M. si è legato a un'efficace rappresentazione dei processi di strutturazione della conoscenza, ampiamente debitrice nei confronti della teoria di F. C. Bartlett, che ipotizza l'esistenza di frames ("schemi" o "scenari ...
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Scrittore italiano (Cosenza 1924 - Milano 2017). Dapprima redattore della rivista Officina, collaborò poi a Il menabò, convertendo il suo sperimentalismo linguistico in una franca adesione alla neoavanguardia. [...] Dopo i romanzi Conoscenza per errore (1961) e L'incompleto (1964), pubblicò Il tappeto volante (1967), in cui già predominano le istanze politiche di estrema sinistra che saranno proprie della rivista Che fare (1967-75), da lui diretta con R. Di ...
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Marchesi, Gualtiero. – Cuoco italiano (Milano 1930 - ivi 2017). Considerato il cuoco italiano più conosciuto all’estero, ha formato generazioni di chef. Figlio di albergatori e ristoratori, ha approfondito [...] la sua conoscenza culinaria frequentando la scuola alberghiera di Lucerna e successivamente emigrando per due anni a Parigi, dove ha aperto gli occhi alle novità che di lì a poco avrebbero dato sostanza e forma alla nouvelle cuisine. Tornato in ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...