La conoscenza del bitume e delle sue applicazioni risale a tempi remotissimi. Ne fa cenno la Genesi a proposito della costruzione dell'arca di Noè e della torre di Babele. Effettivamente lo adoperarono [...] (H), notevoli quantità di zolfo (S) e piccole di azoto (N):
Ma l'analisi elementare vale ben poco per la conoscenza della vera costituzione dei bitumi, che sono miscele complicate di molti idrocarburi di natura diversa: meglio manifesta si rende tale ...
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ignoranza
Fernando Salsano
Significa la mancanza di conoscenza, riferita a indeterminati oggetti, in Pg XX 145 Nulla ignoranza mai con tanta guerra / mi fé desideroso di sapere (" homines... / in magno [...] per ignoranza, è qui pensata, dove l'i. consisterebbe propriamente nell'incapacità di esprimersi chiaramente.
Esprime la non conoscenza, come assenza temporanea delle facoltà intellettuali, in Rime CXVI 50 ignoranza ed oblio / stato è con lei, mentre ...
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Ogni concezione che identifica il contenuto della conoscenza con stati mentali. In questo senso nel 20° sec. è stata considerata una forma di m. la gnoseologia di J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e così [...] anche la filosofia di J.S. Mill e l’atomismo logico di G.E. Moore e di B. Russell. L’etichetta di m. è stata abitualmente usata in senso critico per riferirsi alle teorie psicologiche che fanno ricorso ...
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Dichiarazione resa da un terzo sulla sua conoscenza dei fatti di causa, intendendo per ‘terzo’ una persona che non abbia alcun interesse proprio che potrebbe legittimare la sua partecipazione al giudizio [...] in corso (art. 246 c.p.c.).
Esistono alcuni limiti alla sua ammissibilità. L’art. 2721, 1° co., c.c., stabilisce l’irrisorio limite delle vecchie 5000 lire oltre il quale non sarebbe data la prova testimoniale ...
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YEMEN (XXXV, p. 834)
Ettore Rossi
La conoscenza dello Yemen è parzialmente progredita con viaggi di studiosi a Ṣan‛ā' e nelle regioni interne; va ricordato il passaggio di H. St. J. Philby sui confini [...] orientali nel 1936 e, lo stesso anno, un'escursione del siriano Nazīh el-Mu'ayyad a Ma'rib. È diviso attualmente in sei provincie dette liwā' e governate da emiri, tranne Ṣan‛ā' che è direttamente amministrata ...
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prova
Lavinia Vizzoni
Dimostrazione della sussistenza di un fatto di rilievo giuridico. Può accadere che all’interno di un processo emerga una circostanza in concreto da cui dipende l’esito del giudizio [...] un principio generale di disponibilità della prova. Spetta cioè alle parti indicare al giudice quali siano gli elementi di conoscenza, detti ‘mezzi di p.’ (per es. documenti, testimonianze ecc.) da tenere in considerazione ai fini della decisione sul ...
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Basi di conoscenze e banche dati lessicali
Tullio De Mauro
Le relazioni tra conoscenza e parola, tra cognizioni e lessici delle diverse lingue sono state e, giova dir subito, restano tuttora materia [...] i suoi ritrovati tecnici; e la servetta, se vuol sopravvivere, ha bisogno di interpellarlo a ogni passo. Il bisogno di conoscenze e informazioni si fa avvertire quotidianamente a ogni livello sociale. Chi lo ignora o non lo soddisfa rischia di essere ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Le comete
D. Tessicini
Le comete
I problemi relativi al moto e alla natura fisica delle comete attraversano tutta la storia dell’astronomia e della [...] periodo di 575 anni. L’opera di Halley che rendeva pubblica la sua teoria apparve nelle “PhilosophicalTransactions” del 1705 con il titolo di Astronomiae cometicae synopsis.
Si veda anche La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie ...
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pubblicità Divulgazione, diffusione tra il pubblico. In particolare, l’insieme di tutti i mezzi e modi usati allo scopo di segnalare l’esistenza e far conoscere le caratteristiche di prodotti, servizi, [...] o dei negozi pubblicati. Si parla di p. di fatto nel caso in cui la legge consente che si possa provare che i terzi abbiano avuto conoscenza di un dato atto sebbene esso non sia stato reso noto nelle forme di legge (per es., art. 19 c.c.).
Per quanto ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] . La storia del s. può farsi iniziare, in età postaristotelica, dalla reazione contro la precedente tendenza a svalutare la conoscenza dei sensi a vantaggio di quella intellettiva: così sensisti sono gli epicurei e gli stoici, e a loro modo anche ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...