Disgrazia, sciagura, o ancora, sentimento di profondo dolore, di perdita: in una parola Lutto. Così è definita la reazione che dà più forma alla psiche di un essere umano. Le conseguenze di un lutto sono [...] se non per ogni disciplina, per l’atto in sé di cimentarsi nell’inesplorato. Il vero intellettuale moderno sogna d’avere una conoscenza più vasta e più profonda e conserva il proprio slancio anche di fronte a ciò sul quale non si sente più portato.In ...
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L’A Diogneto è il discorso protrettico con il quale un teologo di tradizione paolina, vissuto nel II secolo d.C., servendosi di elementi apologetici e dottrinali, tenta di persuadere un pagano a convertirsi [...] culti esteriori. Né l’idolatria greca né la smodata devozione dei giudei possono sperare un giorno di aprirsi alla vera conoscenza di Dio. Si tratta di universi religiosi creati dall’uomo e incapaci di andare oltre l’umano. Come dimostra il prosieguo ...
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Le Naturales Quaestiones di Seneca sono un’opera dossografica, ovvero una raccolta di opinioni ed argomentazioni scientifiche riguardo a determinati argomenti, fondamentalmente legati a questioni metereologiche. [...] senso, si può dire che Ostio Quadra si presenta in tutto e per tutto come un anti-sapiente, espressione viziosa della conoscenza impiegata male e non subordinata all’etica. Ecco, dunque, che si torna al punto di partenza di questo breve articolo ...
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Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] di Dioniso, infatti, pretendevano di offrire, attraverso l’estraniazione della mente, una forma diversa e superiore di conoscenza. Le baccanti sono παράκοποι φρενῶν (v. 33), letteralmente “uscite fuori di senno”, “deliranti”. Il loro, però, non ...
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In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] nel mentre frequenta sia l’atelier di Raul che la casa degli sposi, in una conversazione con Marcela, viene a conoscenza di qualcosa di sconcertante: ancora ossessionato dallo scorrere del Tempo, Raul ha proposto a Marcela di suicidarsi insieme, per ...
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La società in cui viviamo è estremamente normata e normativa. Chiunque ecceda i confini sociali della “normalità” viene classificato come folle. La follia, quindi, diventa un dispositivo politico prima [...] , allo stesso modo, prendendo in prestito le analisi di Michel Foucault, i discorsi sono modalità strutturate di conoscenza, istituzionalizzate come pratiche ricorrenti, naturali e scontate. Segue che il dissenso è garantito e consentito soltanto se ...
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L’antropologia politica di Thomas Hobbes (1588 – 1679) riserva un ruolo primario alle nozioni di conflitto e antagonismo, chiavi di lettura essenziali ai fini di un’accurata comprensione dei sodalizi umani. [...] , dall’approccio metodologico adottato, chiaramente meccanicistico e più scientifico nel primo caso, vitalistico e fondato sull’autoesame e la conoscenza di sé nel secondo. Entrambe le visioni, ad ogni modo, si riconnettono al desiderio di potere, un ...
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Nel saggio The Structure of Scientific Revolutions, pubblicato nel 1962, Thomas Kuhn propone una riflessione sulla struttura concettuale e sullo sviluppo della conoscenza scientifica che intende fornire [...] del pensiero contemporaneo hanno adottato per risolvere il quesito relativo al rapporto che intercorre tra la scoperta scientifica, la conoscenza che da essa deriva e la visione del mondo tipica di una comunità in una determinata epoca storica ci ha ...
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La recente pubblicazione in Italia del testo di Dan Zahavi Phenomenology: The Basics, nella traduzione Il primo libro di fenomenologia (Einaudi, 2023), costituisce certamente un valido incentivo per tornare [...] scetticismo nella Sofistica greca del V secolo la quale, con Protagora, «contesta che la ragione sia l’organo della conoscenza di verità valide oggettivamente e […] dà lo scettro a una sensibilità senza valore» (Husserl, 63). La dialettica sofistica ...
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È possibile sistematizzare le riflessioni narrativiste sulla dimensione relazionale del Sé individuando tre diverse funzioni che l’Altro svolge nella creazione narrativa dell’identità personale: l’Altro [...] da Pedrini nel suo articolo Autoinganno del 2013, l’autoinganno può essere causato dal fallimento dei meccanismi di conoscenza di sé stessi dovuto a queste spinte motivazionali distorsive. Proprio per questo motivo il confronto con la narrazione ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...