Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] , allora, è un territorio addomesticato? È una casa, un giardino? Se è un giardino, è uno spazio in cui una nuova conoscenza è proibita? Quel tipo di giardino, l’Eden, in cui crescono alberi di mele dorate, irraggiungibili, ma per il resto ogni ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] accecato. “Da che ci vedeva, ora cieco”: in questo era stata chiara la profezia dell’indovino. L’eroe ha voluto acquisire la conoscenza, e non ha potuto farlo se non attraverso il dolore: si afferma, ancora una volta, la dura legge di Zeus. Del resto ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] un mero richiamo culturale, conservatore di un passato che ancora è sentito come unificante e necessario per una completa conoscenza di se stessi, in quanto ebrei. Quindi, lo Stato sarebbe “ebraico” non perché legato a un determinato credo religioso ...
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Che i corpi, intesi nella loro materialità, possano essere fonti di conoscenza storica, potrebbe risultare strano. Eppure, la storia si occupa proprio di questi. Con i corpi si scrive la storia e sui corpi [...] la storia si fa. ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] caduta sotto il controllo di Aḫḫiyawa, : nella lettera si racconta che il sovrano ittita, giunto a Milawanda, viene a conoscenza del fatto che il sovrano di Aḫḫiyawa ha ordinato al signore della città di consegnare Piyamaradu. Anche la presenza di ...
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Sostiene Benedetto XVI, nell’enciclica Deus caritas est (2005), che è nell’intima unità di corpo e anima che l’essere umano diventa veramente se stesso. Sovente si rimprovera al cristianesimo di essere [...] pontefice, in parte questo è vero. Di fatto, l’ambivalenza circa il corpo è essenziale al cristianesimo. Tuttavia, è nell’esperienza mistica, di cui precisamente il corpo è veicolo, che la conoscenza sperimentale del mistero trova piena esaltazione. ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] verificate l’evasione da un mondo ritenuto monolitico, impenetrabile e compatto, la relativizzazione e la decostruzione della conoscenza o la liberalizzazione dei canali mediatici. E se è proprio necessario riconoscere che la realtà vera è stata ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] portato ad un distacco dalla propria natura originaria, da un contatto pieno e diretto con il reale. La possibilità di conoscenza del mondo naturale, ossia la possibilità dello sguardo dell’uomo verso la natura, poggia le sue basi sulla soggettività ...
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«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] più affermando l’idea che la visione fosse una semplice facoltà naturale dell’uomo, la cui modalità di conoscenza opera tramite un linguaggio simbolico e metaforico. Petrarca stesso sembra condividere quest’ultima posizione: a Giovanni d’Andrea ...
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Questo articolo nasce da un’esperienza personale. Nel 2010, a mia nonna fu diagnosticata una forma di demenza senile tipo Alzheimer. Oggi, il neurologo dice che è giunta alla terza fase della malattia, [...] e sfiducia nelle proprie capacità che portano il paziente ad evitare di rispondere in merito a domande che prevedono conoscenze sul mondo.
Un aspetto significativo da sottolineare riguarda la memoria procedurale, una forma di memoria implicita che ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...