[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...]
Lo stesso vale, dal punto di vista epistemologico, per l’identità intesa come uguaglianza. Essa è utile per costruire la conoscenza, la quale è basata per Nietzsche sull’assimilazione di elementi del mondo reale (che chiama «casi identici», come per ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] questo terribile responso, è volta a evitare in ogni modo che questo destino si possa avverare. Edipo, venuto a conoscenza egli stesso dell’oracolo, tenta in ogni modo di evitarne il compimento ma, ineluttabilmente, finirà per essere vittima del ...
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Per quel che concerne l’apprendimento delle lingue straniere, molti sono stati gli studi, nel secolo scorso e negli ultimi anni, in seno a quella che, parafrasando Umberto Eco, voleva essere la ricerca [...] speso due anni in più allo studio della lingua. In conclusione, la classe B si è ritrovata non solo ad avere la conoscenza di ben due lingue straniere, ma anche una competenza in inglese maggiore alla classe A, che non aveva studiato esperanto. In ...
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Su una «diffusa rivista» appare scritto che presso un istituto specializzato si organizzano «corsi introduttivi e avanzati nella maggior parte delle lingue del mondo. Per la precisione […], fino a 215 [...] se n’è fatto riferimento in questo articolo] un banco di coralli in pericolo, forse un maggior numero di persone sarebbe a conoscenza del loro destino e se ne preoccuperebbe. Eppure, in Nuova Guinea e in tutto il mondo molte lingue locali uniche nel ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] a un rinnovato e costante interscambio con le diverse aree disciplinari, ha permesso di allargare il territorio della conoscenza storica verso temi e soggetti prima poco o nulla considerati. Ciò ha significato ridare voce a soggetti prima rimasti ...
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Dante Alighieri è stato uno dei primi comunicatori di scienza del suo tempo. Cresce infatti in un contesto culturale di importante diffusione della conoscenza, con traduzioni di opere greche e latine molto [...] importanti tra cui Aristotele, Tolomeo, Euclide, Archimede. ...
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Le parole spesso prendono vita e percorrono strade che le portano ad assumere significati assai diversi da quelli di partenza. Così accade anche per il termine utilizzato per indicare il racconto della [...] a percepire, nel profondo del suo significato, ciò che è nascosto, apocrifo.
Per saperne di più:
Per una conoscenza maggiore dei temi trattati si consiglia la lettura di: Vangeli apocrifi di Cristina Simonelli (Firenze, Giunti Editore, 2016), Gesù ...
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[leggi la prima parte]
Ogni anno muoiono in media 25 lingue, una ogni 15 giorni. L’UNESCO stima che per la fine del XXI secolo sopravviveranno circa un decimo delle quasi 7000 lingue oggi esistenti. [...] , nella pagina ufficiale dell’anno internazionale per le lingue indigene, sostiene che le lingue sono sistemi unici di conoscenza e comprensione del mondo, che la difesa di queste debba rientrare nel più ampio concetto di sviluppo sostenibile, che ...
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Nella lettera del 17 luglio del 1852 Melville, congratulandosi con Hawthorne per la pubblicazione dell’opera The Blithedale Romance, racconta del suo recente viaggio insieme al suocero L. Shaw nelle isole [...] rassegnazione delle donne dell’isola alle lunghe assenze dei mariti marinai insieme all’avvocato di New Bedford John H. Clifford, come racconta nella lettera successiva (13 agosto 1852), viene a conoscenza della storia di Agatha Hatch Robertson. ...
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In questo articolo mi propongo di indagare la relazione tra libertà e conoscenza all'interno della dottrina liberale. Fin dalle sue origini con Smith, Mandeville e Ferguson, la tradizione liberale ha cercato [...] mercato non permette soltanto l’allocazione più efficiente delle risorse scarse ma garantisce anche il coordinamento spontaneo delle conoscenze disperse individualmente. In altre parole, secondo Hayek una società liberale permette di coordinare la ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...