Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] o liquide che provengono da sorgenti naturali, marine, vulcaniche ecc., o da attività di origine antropica. La conoscenza e l’eventuale controllo dell’evoluzione e delle trasformazioni di tali particelle sono fondamentali per la protezione dell ...
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PSICOBIOLOGIA
Daniele Bovet
. Definizione. - Fra ìe scienze naturali la p. ha come oggetto lo studio delle strutture biologiche sulle quali riposano il comportamento animale e umano. Definita recentemente [...] e di essere dell'individuo. Se ne facciamo oggetto di ricerca constateremo subito che non vi è settore della conoscenza che ci sia più familiare. Eppure la semplice osservazione e la descrizione di un comportamento ha già posto problemi metodologici ...
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COTRONEI, Giulio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 19 sett. 1885 da Giuseppe, medico e chirurgo, e da Giulia Martorano. Si laureò in scienze naturali a Napoli nel 1910, dopo aver dato inizio [...] coll. con L. Urbani-Mistruzzi); nota II, ibid., IV (1948), pp. 173-180(in coll. con L. Urbani-Mistruzzi); Naturalismo biologia e conoscenza, Quaderni di biologia sperim., XXIV, Perugia 1960.
Fonti e Bibl.: U. D'Ancona, Comm. di G. C., in Rend. d. Acc ...
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I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] come un rivelatore di coincidenze per gli impulsi eccitatori in ingresso.
Non sembra dunque che vi siano forti argomenti, basati sulla conoscenza del modo in cui i neuroni elaborano i loro input, per escludere l'uso di codici che coinvolgano la ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] dell'immagine ottica del disco scuro e del disco chiaro e della struttura delle due strie Z ed M.
Le conoscenze ultrastrutturali, associate a indagini biochimiche e biofisiche, hanno consentito a H. E. Huxley (v., 1969) di prospettare una geniale ...
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La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] per lo studio e la conservazione dell'avifauna acquatica), nel Gloucestershire, dove avrebbe potuto lavorare data la sua profonda conoscenza della biologia di oche e anatre. In seguito al trasferimento di Tinbergen a Oxford nel 1949, si diffuse anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ulisse Aldrovandi
Alessandro Ottaviani
La figura di Ulisse Aldrovandi, «il più enciclopedico degli enciclopedici» (C. Singer, A short history of scientific ideas, 1959; trad. it. 1961, p. 195), ha acquistato [...] avvertiva come indispensabili. E tra le terre più agognate vi erano le Nuove Indie. Il desiderio di accedere a conoscenze più dirette e accertate di quelle a cui si era garantito l’accesso raccogliendo sistematicamente tutte le opere che trattavano ...
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ecologìa micròbica Disciplina il cui obiettivo è lo studio delle interazioni tra microrganismi e ambiente; sviluppatasi a partire dagli anni Sessanta del 20° sec., essa ha rapidamente conosciuto sostanziali [...] per esempio, un microrganismo che respira (aerobio) se in attiva crescita può consumare tutto l’ossigeno dell’ambiente. La conoscenza sia dei microrganismi che delle loro capacità e interazioni ha consentito inoltre di sfruttarli per i più vari scopi ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] in terapia di molecole con un meccanismo d'azione noto ha poi prodotto, con un effetto rebound, un ulteriore sviluppo della conoscenza della patogenesi di molte malattie. Si è così iniziata un'epoca nella quale le distanze tra la ricerca di base e ...
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GENETICA MEDICA
Bruno Dallapiccola
Mentre la g. umana studia le variazioni e l'ereditarietà nell'uomo, la g. m. ha per oggetto l'applicazione di questi principi alla pratica medica. La g. m. ha conquistato [...] basate sullo studio di sequenze di DNA localizzate in prossimità del gene-malattia. Questo approccio non richiede la conoscenza preventiva della mutazione ma unicamente della mappatura del gene-malattia, attraverso l'individuazione di un rapporto di ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...