Il mito dello sviluppo sostenibile
Bruno Trezza
(Dipartimento di Economia Pubblica, Facoltà di Economia e Commercio, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
È possibile realizzare [...] creatura nel grembo materno. Come tale l'uomo non ha, e per molto tempo a venire - se non per sempre - non avrà, la conoscenza e la capacità di comprendere, per non dire di governare, un sistema di tale complessità. L'unica prova che l'uomo sino a ...
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Radiobiologia
Giovanni Suini
di Giovanni Suini
Radiobiologia
sommario: 1. Definizione e limiti della radiobiologia. 2. Sviluppo storico della radiobiologia: a) 1895-1922: la radiobiologia descrittiva; [...] materiali irradiati in fase acquosa. La comparsa di queste nuove teorie è da porre in relazione con il progresso delle conoscenze biochimiche e di fisiologia cellulare, con la varietà e la complessità degli effetti radiobiologici che si vanno a mano ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] ed era sceso prima del prelievo del resto del cranio. Questo intervento, differito nel tempo, è pertanto frutto di una perfetta conoscenza sia dell'anatomia umana, sia dei tempi e dei modi dei processi di decadimento delle parti molli.
A partire da ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] al numero elevato di farmaci che inibiscono specifiche reazioni enzimatiche e la cui sintesi è stata spesso guidata dalle conoscenze strutturali dell’enzima coinvolto in quella data reazione. Anche per tali motivi gli studi strutturali e funzionali ...
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Perceptron: passato e presente
Gérard Dreyfus Léon Personnaz
(Laboratoire d'Électronique, École Supérieure de Physique et de Chimie lndustrielles, Parigi, Francia)
Gérard Toulouse
(Laboratoire de Physique, [...] aspetti più notevoli delle reti neurali è il fatto che esse non sono necessariamente delle 'scatole nere'. Infatti, la conoscenza a priori può essere utilizzata per fornire alla rete una struttura appropriata e determinare i valori di alcuni suoi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biomedicina
Gilberto Corbellini
Daniel Kevles
La biomedicina
La nascita e l'affermazione della biomedicina ha rappresentato uno [...] maldestro, perché il sospetto nei confronti della scienza non sempre si basava sull'ignoranza, derivando invece sovente proprio dalla conoscenza e dalla preoccupazione per i rischi che essa poteva comportare per l'ambiente, per la salute umana e per ...
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Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] 1871 E. B. Tylor (v., 1874, vol. I, p. 1) descrisse l'etnologia come una scienza della cultura che studiava "conoscenza, credenze, arte, morale, diritto, usanze e ogni altra capacità e consuetudine acquisita dall'uomo in quanto membro di una società ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] dagli anni Novanta del 20° sec. grazie all'evoluzione concettuale e tecnica delle biotecnologie e alla progressiva conoscenza del genoma umano. Infatti, numerosi sistemi fisiologici sono noti sia nella forma 'normale' sia in quella patologica ...
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ULTRAVIRUS (XXXIV, p. 644)
Luigi CALIFANO
Lo studio dei virus filtrabili è stato assai ricco di risultati negli ultimi dieci anni grazie alla scoperta di W. M. Stanley, il quale nel 1935 dimostrò che [...] cristallina. Questa scoperta, che è una delle più impressionanti della moderna biologia, ha da una parte reso possibile la conoscenza minuta di parecchi virus filtrabili e dall'altra ha dato luogo ad appassionate discussioni sulla loro natura. Si è ...
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UEXKÜLL, Jacob von
Biologo, nato a Kelba (Estonia) l'8 settembre 1864. Dal 1925 è professore onorario all'università di Amburgo, direttore dell'acquario locale e dell'Institut für Umweltforschung. Nel [...] il suo proprio Umwelt, quasi una sfera d'azione la cui composizione dipende dalle caratteristiche dell'organismo stesso. La conoscenza delle varie condizioni di vita e delle relazioni fra gli organismi e il loro proprio ambiente è lo scopo precipuo ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...