Nel primo caso, l’uso della negazione prima del verbo sapere ‘essere a conoscenza’ seleziona l’uso preferenziale del congiuntivo (imperfetto), impeccabile in una modalità medio-formale di comunicazione. [...] Il presente sei ha una forte pezza d’appoggio ...
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Quando ci si rivolge a un uomo volendo usare le forme di cortesia che in italiano è opportuno usare in contesti formali ma anche non formalissimi (per es., primi momenti di conoscenza dopo le presentazioni [...] reciproche), con chi non conosciamo o con c ...
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Prima di tutto, accetti i nostri complimenti per il perseverante sforzo di migliorare la sua conoscenza della lingua materna. Essere curiosi e tenaci è un merito. In secondo luogo, vorremmo tentare di [...] tranquillizzarla: anche se l’uso del congiuntivo ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...