CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] è più pura delle altre, e non c'è lingua perfetta; da qui il valore delle moderne lingue europee la cui conoscenza servirà ad arricchire, non a corrompere la lingua italiana; anzi il C. arriva ad auspicare addirittura un unico linguaggio europeo ...
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Poeta francese (Sète 1871 - Parigi 1945). Consacrato erede di S. Mallarmé e maestro del simbolismo con La jeune Parque (1917), pubblicò poi diversi titoli, tra cui, Charmes (1922), la sua raccolta più [...] colse nel 1892 mentre si trovava a Genova, lo indusse a immolare i propri ideali estetici a vantaggio di una conoscenza scientifica, e a rinunciare alla creazione poetica. Trasferitosi a Parigi (1894), lavorò al ministero della guerra e frequentò l ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] dal tempo dei Sarmati fino a' dì nostri, Milano 1825, ibid., XXI [1825], 62, pp. 23-57)fornivaalcune notizie sulla conoscenza della storia polacca in Italia e ricordava con accenti risorgimentali le "azioni eroiche di que' soldati polacchi, i quali ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] poi a Roma e ammesso in prelatura, non tardò a confermarsi giovane di valore, dotato sia sul piano della conoscenza della macchina amministrativa, sia su quello della formulazione teorica dei problemi e della loro soluzione.
Entrato in carriera il ...
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Personaggio letterario, la cui leggenda ha un nucleo certamente storico. Sicure testimonianze si hanno all’inizio del 16° sec., quando un Giovanni F. (n., forse, Heidelberg 1480 ca.) appare in varie città [...] Fausten, in cui è già in nocciolo la storia della dannazione di Faust che vende l’anima al diavolo in cambio di conoscenza, potere e nuova giovinezza. La Tragical history of Doctor Faustus di C. Marlowe vede nel peccato di F. soprattutto la brama ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] si discusse. I Romani colti conobbero sempre bene O. e la latinità ne trasmise il culto al Medioevo; quando la conoscenza del greco si perdette, un compendio latino (l'Omero Latino) mantenne vivo il ricordo del "poeta sovrano", secondo la definizione ...
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Poeta persiano (n. Shīrāz inizio sec. 13º - ivi 1291 circa). Completati gli studî a Baghdād, dove rimase fino al 1226, compì numerosi viaggi in Medio Oriente, per tornare poi nel 1256 nella sua città natale. [...] dagli eccessi del misticismo. Lo stile semplice e agile di S., prova di un gusto raffinato e di una profonda conoscenza della lingua persiana, è il risultato della sapiente fusione delle tendenze artistiche preesistenti, da quella più antica a quella ...
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Scrittore inglese (Eastwood, Nottinghamshire, 1885 - Vence, Varo, 1930). In polemica con il puritanesimo, il cristianesimo, gli ideali democratici e la psicanalisi (sebbene abbia saputo valersene non [...] di J.-J. Rousseau, con illuminazioni balenanti che richiamano W. Blake, indicò nel rapporto sessuale la forma più immediata di conoscenza e il tramite per comunicare con la vita dell'universo. Tra i suoi romanzi: Sons and lovers (1913), The rainbow ...
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Storico italiano della letteratura latina (Catania 1878 - Roma 1957); prof. dal 1915, insegnò nelle università di Messina, Pisa e Padova di cui fu anche rettore (1943); socio nazionale dei Lincei (1946). [...] , portò nello studio della letteratura latina una profonda sensibilità morale, fuori da ogni schema accademico, e una sicura conoscenza del mondo antico. La sua vena morale trovò espressione anche in saggi di varia letteratura (Voci di antichi ...
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Poeta (n. 1093 circa - m. 1160 circa), uno dei più caratteristici rappresentanti della letteratura goliardica. U., che fu dai suoi amici e condiscepoli detto Primas, "primate", è un vagante che incontriamo [...] non miscenda aqua vino; De vita mundi; Pontificum spuma; In cratere meo; Dives eram et dilectus, ecc.). Ebbe una notevole conoscenza degli autori classici. La sua fortuna fu larghissima, e molti dei suoi componimenti sono entrati nei Carmina burana. ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...