Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] - il gruppo fiorentino si disperde, non senza aver agitato vecchi e nuovi problemi della cultura, diffuso la conoscenza di movimenti filosofici e artistici forestieri, e rivelato alcune notevoli figure di scrittori e di artisti.
Opere
Studioso ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] integrato con il Taccuino di Caporetto, post., 1992), che avviò una riflessione su uomini e cose centrata sui temi della conoscenza e del male (Meditazione milanese, del 1928, ma pubbl. solo nel 1974). Il documento più antico della sua vocazione di ...
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Breve narrazione per lo più in versi. Quando si parla di f. come genere letterario, ci si riferisce comunemente a quella i cui caratteri fondamentali furono segnati già da Esopo e universalmente diffusi [...] fu Fedro. Proprio a lui fa riferimento la copiosa tradizione favolistica medievale, anche se ciò non avviene per conoscenza diretta bensì attraverso i rifacimenti contenuti nel Romulus, titolo, forse dal nome del compilatore, di una raccolta diffusa ...
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Critico, filologo e storico spagnolo, nato il 4 maggio 1885 a Rio de Janeiro. Prof. di storia della lingua spagnola all'università di Madrid dal 1915, dopo la guerra civile è emigrato negli S.U.A. e ha [...] l'elemento caratteristico è individuato in una sorta di vitalismo perpetuo, estraneo a forme razionali e speculative di conoscenza e capace di attingere una sua inconfondibile autenticità. Più che nel rigore della teoria (in cui traspaiono, accanto ...
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GIUSSO, Lorenzo
Vito A. BELLEZZA
Pensatore e saggista, nato a Napoli il 25 dicembre 1899, morto a Roma il 12 aprile 1957; professore per incarico nelle univ. di Cagliari, Pisa, Bologna. Temperamento [...] (Mazara del Vallo 1952) e Autoritratto spagnolo (post., a cura di A. Spaini, Torino 1959) testimoniano la sua profonda conoscenza della letteratura e civiltà spagnole.
Bibl.: P. Filiasi-Carcano, Idealismo e prospettivismo, in Logos, Napoli 1940, n. 2 ...
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QABBĀNĪ, Nizār
Francesco Gabrieli
Poeta arabo di Siria, nato a Damasco nel 1923. Ritiratosi nel 1966 dalla carriera diplomatica, si è tutto consacrato alla sua opera letteraria, in cui sono distinguibili [...] è uno dei più schietti prodotti lirici dell'arabismo nell'ultimo trentennio. Da ricordare, come raro caso in ambiente arabo, la sua conoscenza e adesione al pensiero estetico di B. Croce. Trad. it.: N. Qabbānī, Poesie, Roma 1976.
Bibl.: G. Canova, in ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] di Zeno, del 1923.
Dubbi e incertezze vertevano non sul metodo e il carattere del proprio lavoro, ma sulla sostanza della propria conoscenza della vita, d'un proprio dono d'uomo e d'artista: come dire, ch'egli soffriva lo scotto dell'assolutezza a ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] di preoccupazioni e di fatiche". Pochi mesi dopo, presentando le opere di Aristotele, il M. ritornò sui medesimi concetti. La conoscenza della letteratura greca era una "necessità" per i giovani e per gli adulti in "tempi tumultuosi e tristi in cui è ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] più corrotte, di forme perfettamente regolari e magari eleganti, comprova che la scuola ha conservato la conoscenza del latino classico e questa conoscenza ha sempre cercato di conferire e di trasmettere: i modi scorretti e deformi rivelano solo lo ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] sopraffina e la parola ornata possono eludere. Un ritorno che attraverso tutti questi significati si assimila al viaggio «di conoscenza» preconizzato negli scritti di Scilla; non, dunque, il ritorno in patria del re di Itaca, ma il «folle volo ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...