COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] I[1896], 9-10, pp. 143-148) segnalò quasi riscoprendoli i Triumphi del Colli. Una risolutiva sterzata verso una più document. conoscenza del C. risale all'ediz. V. Calmeta, Prose e lettere edite e inedite, curata da C. Grayson (Bologna 1959), che il ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] ’enfasi dello stile corrente («più Erode di Erode»), e cruciale è la domanda sul ruolo della finzione nella costruzione della conoscenza. La messa in scena che il giovane principe organizza insieme agli attori giunti alla corte di Elsinore è ciò che ...
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FERRAI, Eugenio
Piero Treves
Nacque ad Arezzo il 22 febbr. 1832 da Pompeo e da Giulia Rosellini.
In questa famiglia di modesti possidenti la madre portò l'abito e la luce del suo domestico "umanesimo": [...] patavini, Giuseppe Fraccaroli) in età di panlatinismo imperante; e, cosa ancor più significativa e più rara, conquistò una conoscenza eccellente del tedesco e del francese (in minore misura, ma adeguatamente, anche poi dell'inglese).
Avuta bambino la ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] diretto interessamento del Boccaccio.
Se, però, la presenza attiva di Leonzio spinse il D. a desiderare una maggiore conoscenza dell'antichità classica, certamente egli non apprese la lingua greca. Allora il D. si limitò, infatti, alla trascrizione ...
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ARISI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Cremona da Giovan Ludovico e da Lucia Negri il 3 febbr. 1657. Seguì in patria le scuole dei gesuiti, poi nel 1674 si trasferì a Parma per intraprendere gli studi [...] del modenese richiedevano una precisa e incondizionata adesione: "Signor si, che vi meritate qualche rimprovero per non aver più conoscenza delle anticaglie, che forse tuttavia si conservano costi" (lett. del 22 nov. 1714); e ancora: "Se voi siete ...
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PARISETTI, Ludovico
Achille Olivieri
PARISETTI, Ludovico. – Nacque a Reggio Emilia il 6 settembre 1503 da Girolamo; è ignoto il nome della madre. Ebbe un fratello, Timoteo.
Gli studi, a cui fu avviato [...] fu importante per Parisetti: sotto la loro guida non solo perfezionò la sua preparazione giuridica, ma approfondì la conoscenza canonistica e la storia della Chiesa attraverso i concili. Mediante Alciato gli divenne familiare l'Erasmo degli Adagia e ...
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CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] all'estero: visitò città della Francia, del Belgio, dell'Inghilterra, dell'Olanda, della Germania renana e della Svizzera. La conoscenza di questi paesi e dei loro regimi politici, assai più liberali e progrediti di quello cui egli era avvezzo ...
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CASNATI, Francesco
Ciro Cuciniello
Nato a Steinamanger (odierna Szombathely) in Ungheria il 26 luglio 1892 da Angelo, impiegato nell'amministrazione asburgica, e da Giuseppa Korinek, si trasferì ancora [...] romanticismo, giunta in Italia sotto il segno dell'influenza francese e tedesca.
Il C. continuava intanto ad approfondire la conoscenza e lo studio della letteratura francese. Il frutto furono due opere, Proust (Brescia 1933) e Baudelaire (ibid. 1936 ...
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MALPICA, Cesare
Antonio Carrannante
Nacque a Capua il 2 apr. 1804 da Ignazio, nobile calabrese in servizio come ufficiale dei Cacciatori campani, e dalla capuana Maria Antonia Turino.
Nel 1827, dopo [...] elementi di novità nel tessuto socio-culturale del Sud, indirizzando inoltre i giovani lettori agli studi severi e alla conoscenza dei grandi scrittori classici. Il M. trattò in prevalenza figure e argomenti storici, convinto com'era che si dovesse ...
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FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...] dall'erudito toscano, che vide gli esemplari della biblioteca del marchese Cavriani di Mantova.
Con i limiti dovuti alla conoscenza parziale della sua opera, l'attività del F. si inquadra nella produzione teatrale a Siena anteriore alla costituzione ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...