DE GENNARO (De Jennaro), Pietro Iacopo
Sandra Niccoli
Nacque a Napoli nel 1436 da Giorgio, primogenito di Menillo e di Catella di Monforte, e da Maddalena di Gaeta, figlia di Carlo - presidente della [...] calabrese Coletta di Amendolea e con F. Galeota (Corti, 1a-1d).
Il primo incarico pubblico del D. di cui siamo a conoscenza fu un'ambasceria a Pesaro (Tafuri, p. 287). Probabilmente dovuto ad analoghe incombenze fu un suo soggiorno a Ferrara nel 1471 ...
Leggi Tutto
GIACOMINO da Verona
Gabriella Milan
Originario di Verona, visse tra la prima e la seconda metà del XIII secolo. Sono a tutt'oggi molto scarni i dati in nostro possesso per tentare una ricostruzione [...] status di Giacomino. Molti passi del De Ierusalem (per esempio i vv. 114-150 e 161-164) riflettono una conoscenza non superficiale della musica polifonica che cominciò a diffondersi a partire dalla metà del sec. XIII; questi elementi hanno permesso ...
Leggi Tutto
CRISTIANI, Girolamo Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 3 ag. 1731 da Paolo Antonio e dalla torinese Giovanna Maria Massa. La famiglia apparteneva alla borghesia delle professioni, ma non volle [...] siano state ben più ampie di quelle esplicitamente citate nei suoi scritti. In essi è palese, ad esempio, una conoscenza aggiornata non solo delle discipline applicative, ma della ricerca di base (numerose le sue citazioni, da Leibniz a Newton ...
Leggi Tutto
ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] della messa, redatto in siriaco. Di questa lingua, egli dice, non sapeva allora nulla; ma doveva esser progredito nella conoscenza dello ebraico, acquistata o perfezionata presso alcuni dotti ebrei di Roma, tra i quali rammenta, oltre a un Aaron e ...
Leggi Tutto
CHIGI, Sigismondo
Antonio Fiori
Nacque a Roma il 15 marzo 1736 dal principe Agostino e da Giulia Augusta Albani. Nel 1747 entrò come convittore nel collegio Tolomei di Siena, il celebre "seminarium [...] di edizioni apparvero tra il 1774 ed il 1799, oltre ad alcune contraffazioni e traduzioni.
Solo chi avesse avuto conoscenza delle "segrete cose" del conclave avrebbe potuto scrivere certi particolari, ma il Sacro Collegio trovò un capro espiatorio ...
Leggi Tutto
CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] anzi dalle Quaestiones e da altre opere del C., si può ben dire che lo scrittore genovese non solo era a conoscenza dei lavori del frate di Stilo, ma se ne servì largamente, senza mai citare le fonti, attingendovi a piene mani o manipolandoli ...
Leggi Tutto
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] , nel 1954 Pedretti si trasferì in Germania, dove trovò impiego in una banca a Francoforte e poté perfezionare la conoscenza della lingua tedesca.
Rientrato in Italia nel 1957, si recò a Milano, dove collaborò con alcune testate giornalistiche minori ...
Leggi Tutto
CASTRIOTA, Costantino
Renato Pastore
Sono ignoti data e luogo della nascita di questo discendente indiretto di Giorgio Castriota Scanderbeg, e quindi risulta incerta anche l'attribuzione della sua paternità [...] ") e riconosciute le connessioni tra sapere, valore e potere, la definizione delle scienze "naturali" e "morali" quale conoscenza delle "proprie cose" introduce un limite preliminare nell'investigazione sui "fini" ultimi. Poiché - ferma restando l ...
Leggi Tutto
GALLO, Egidio
Elena Del Gallo
Di questo letterato, attivo a Roma nei primi decenni del sec. XVI, non si conoscono le date di nascita e di morte, e le notizie biografiche sono scarse e non sempre certe.
Nacque [...] a cuore all'autore. Il metro prevalentemente usato è il senario giambico, il cui uso testimonia la conoscenza più approfondita e l'imitazione più cosciente dei modelli classici. Creizenach ha avvicinato le parole finali della Bophilaria ...
Leggi Tutto
AMADESI, Giuseppe Luigi
Armando Petrucci
Di famiglia bolognese, nacque a Livorno da Giacomo il 28 ag. 1701. Nel 1718, essendosi il padre trasferito a Ravenna, lo seguì in questa città, donde, divenuto [...] cui si sentiva geloso tutore. Questo atteggiamento, unito ad una certa provinciale ristrettezza di vedute che la diretta conoscenza della migliore produzione erudita europea (egli citava frequentemente il Mabillon, i Maurini, il Maffei) non bastò a ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...