La grande scienza. La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Gilberto Corbellini
La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Dagli anni Settanta del Novecento la riflessione epistemologica sulla [...] clinico opera sotto vincoli particolari che sono quelli dell'interesse e del benessere del paziente e non può perseguire la conoscenza come fine a sé stessa ma deve, a un certo punto, accontentarsi del risultato che gli consente di intraprendere il ...
Leggi Tutto
Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] più estesi e profondi della dottrina secondo cui la visione è inferiore alla gioia dell'amore che va oltre la conoscenza si trovano nelle Enneadi di Plotino. La prova della possibilità dell'estasi divina sta, per Plotino, nel sentimento che anima ...
Leggi Tutto
Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] , costruita su ragionamenti arbitrari, T. rivendica l'importanza della sensibilità quale fonte primaria ed esclusiva di ogni conoscenza: di qui il programma di costruire una fisica "iuxta propria principia", secondo quei principi, cioè, che operano ...
Leggi Tutto
BEER, Elia
Attilio Milano
Figlio di Sabato da Fermo, visse tra gli ultimi decenni del Trecento e gli inizi della seconda metà del Quattrocento; la sua fama è legata, oltre che alla sua straordinaria [...] valentia nel campo della professione ed alla conoscenza delle scienze mediche, anche all'abilità con cui egli seppe assolvere a compiti ed incarichi, talora assai delicati, che gli furono affidati in campi del tutto estranei alla medicina. Come ci ...
Leggi Tutto
SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] di enunciati universali: il caso particolare è sempre sussunto sotto leggi generali.
L'obiettivo primario della medicina però non è la conoscenza, bensì l'azione. Se dunque è ovvio che la medicina non soddisfa i criteri di una scienza pura, si offre ...
Leggi Tutto
Psicosi
Arnaldo Ballerini
Per psicosi si intende una condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esistenza. Benché alcuni testi psichiatrici [...] da un estremo altamente patologico, quale appunto la percezione delirante, a un polo che sfuma verso le normali forme di conoscenza, il delirio, in quanto definito da particolari modi dell'esperire e non dalla falsità dei suoi contenuti, continua a ...
Leggi Tutto
Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] MCA è distinguere tra pratiche di autocura e quelle che fanno ricorso a un esperto. L’autocura si fonda sia sulla conoscenza del contesto naturale entro cui si vive sia sulle risorse relazionali fornite dal gruppo di appartenenza. Nel primo caso, le ...
Leggi Tutto
Genetica medica
Bruno Dallapiccola
(App. V, ii, p. 377)
Il progresso della g. m. è stato fortemente influenzato in questi anni dallo sviluppo delle tecniche di biologia molecolare (v. App. V e in questa [...] concetto è stato esemplarmente sintetizzato da R. Hubbard e R.C. Lewontin (1996) i quali hanno scritto che "l'aumento delle conoscenze sulle sequenze di DNA nei geni sta trasformando i concetti di gene selvatico o normale e di gene mutato. I rapporti ...
Leggi Tutto
NOSOGRAFIA
Giovanni Federspil
Con il termine n. si indica la descrizione delle malattie. La scienza basilare della medicina − la patologia − abbisogna, come ogni altra scienza naturale, di una terminologia [...] ultimi cinquant'anni l'enorme estensione delle ricerche biomediche ha portato a una vera e propria esplosione delle conoscenze patologiche. I nuovi concetti e le nuove tecniche delle scienze biologiche di base si sono trasferiti con grande rapidità ...
Leggi Tutto
CORTI, Alfredo
Federico Di Trocchio
Nato a Tresivio (prov. di Sondrio) il 24 luglio 1880 da Linneo e Maria Pia Menatti, studiò scienze naturali a Pavia dove fu alunno del collegio Ghislieri e allievo [...] Annuario della R. Univ. di Torino, 1927, pp. 3-32; Il lacunoma, in Arch. ital. di anat. ed embriologia, XLVII (1942), pp. 135-252; Per la conoscenza e per la storia del lacunoma, in Monitore zool. ital., LV (1946), pp. 17-45; Per la tecnica e per la ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...