Persona cui è attribuita la capacità di guarire malattie varie giovandosi di particolari facoltà o di rimedi magici o atipici. La figura del g., investita di un ruolo più o meno specifico, è presente pressoché [...] in tutte le società umane. L’uso di particolari tecniche del corpo, la conoscenza delle virtù terapeutiche delle piante e più in generale delle risorse dell’ambiente, la capacità di comunicare con il mondo degli spiriti e degli antenati, fanno del g. ...
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Medico (Moutier-Doubs, 1852 - Parigi 1906). Svolse la parte essenziale della sua attività a Besançon presso la scuola di medicina e farmacia e al Muséum di Parigi quale assistente alla cattedra di patologia [...] Delle sue molte ricerche ebbero particolare rinomanza quelle sul veleno degli animali, in particolare dei serpenti, alla conoscenza del quale diede un vasto e significativo contributo, studiandone la composizione chimica, il meccanismo di produzione ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] semantica di un’informazione è più ricca e più facilmente accessibile anche in ragione del suo legame con altre conoscenze. Infatti, un’altra caratteristica dei processi di codifica è la possibilità di organizzare le informazioni nuove con quelle già ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] inoltre molto più spazio di Ruggero ai cauteri e al loro uso e utilizzava l'opera scritta non solamente per tramandare conoscenze, ma anche per criticare il predecessore (in un paio di casi) ed esibire i propri successi, come faranno sempre più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La genetica nel Novecento
Mauro Capocci
Alessandro Volpone
La riscoperta delle leggi di Mendel e lo sviluppo della genetica agraria
Le leggi di Mendel furono menzionate in Italia per la prima volta [...] dal botanico Giuseppe Cuboni (1852-1920) in un lavoro del 1903. Egli ne venne a conoscenza probabilmente attraverso colleghi tedeschi nel corso del VII Congresso internazionale di agricoltura, che si tenne in quell’anno a Roma (Di Trocchio 1989, pp. ...
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BAROCCIO, Alfonso, detto Gatta
Anna Migliori
Nacque a Ferrara intorno al 1531. I primi biografi indugiano nella descrizione della sua adolescenza tranquilla e consacrata a studi severi e assidui. Si [...] alle discipline umanistiche e in particolare allo studio della filosofia greca; pare che proprio per una più diretta conoscenza di Aristotile si applicasse allo studio della lingua greca. Ebbe come maestro di retorica Giovan Battista Pigna, ma ...
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Branca della scienza medica che studia la fisiologia e la patologia della gravidanza, in rapporto tanto allo stato di salute della gestante quanto al soddisfacente sviluppo del prodotto del concepimento, [...] , all’impiego di farmaci ovariostatici per la correzione di irregolarità mestruali e per il controllo delle nascite, a una migliore conoscenza delle cause della sterilità e a più ampie possibilità terapeutiche.
L’o. oggi
L’o. è in grado di seguire ...
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In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleo atomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nuclei atomici, permette da un lato di indagare [...] combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi (Vienna, 1997).
Medicina
La medicina n. rappresenta il complesso di conoscenze, ricerche e tecniche (sperimentali, diagnostiche e terapeutiche) che riguardano l’impiego di energia n., e segnatamente ...
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Medicina
Storia clinica, familiare e personale, di un soggetto in esame, raccolta dal medico direttamente o indirettamente: l’a. fisiologica riguarda lo svolgimento dei vari avvenimenti fisiologici (dentizione, [...] dal paziente.
Filosofia
Il termine si riferisce a un concetto fondamentale della filosofia di Platone, per cui la conoscenza vera si fonda sul ricordo delle idee conosciute dall’anima in una propria esistenza iperurania prima del suo ingresso ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] genetiche e della modalità della loro evoluzione - da quelli relativi al genoma umano, in cui al significato di conoscenza di base si aggiunge l'importanza applicativa in biomedicina.
I progetti 'piccoli genomi'
Le prime strutture biologiche dotate ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...