CALESTANI, Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Parma il 13 nov. 1510 da Bernardo e da una certa Giovanna. Fin da giovane si dedicò all'arte della spezieria, che apprese nell'officina parmense di Benedetto [...] degli Andreozzi, dove fu compagno di altri due nobili concittadini, Tiberio Tagliaferri e Galeazzo Calcaferri. Per approfondire la conoscenza delle erbe medicinali ("i semplici") e delle tecniche di manipolazione allora in uso, ben presto si mise a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] con il loro DNA. Come dimostra peraltro il fatto che i dati riguardanti le sequenze genomiche non fanno aumentare le conoscenze sui meccanismi fisiologici, e che sono sempre più in auge i progetti cosiddetti di 'postgenomica'. Ciò non significa che ...
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Reazioni da farmaci
Giuseppe Luzi
La farmacologia ha lo scopo di individuare le caratteristiche delle molecole studiate per definirne le proprietà terapeutiche e determinare con buona approssimazione [...] su base genetica è in parte incompleta e l'uso del termine viene sconsigliato perché con il progredire delle conoscenze vengono via via acquisite le informazioni che spiegano i meccanismi patogenetici che causano il danno. D'altro canto anche ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] di testi e di autorità che nell'accesso a un sapere e a un metodo di cura più efficaci. La circolazione delle conoscenze tecniche e dei rimedi crea così una cultura medica di base ‒ diffusa ancora alle soglie dell'Età moderna ‒ condivisa da tecnici e ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] ulteriore, rapida espansione in rapporto all’estendersi delle conoscenze medico-biologiche e all’approfondirsi delle indagini sui ricchezza qualitativa dell’atto fenomenologico, indipendente dalla conoscenza induttiva e causale, è indubbia, e si ...
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Embriologo belga, nato a Dampremy il 7 luglio 1893. Laureato in medicina nel 1919 fu assistente presso l'Istituto di anatomia dell'università di Bruxelles, quindi incaricato di diversi corsi di lezioni. [...] dirige dal 1931 l'Istituto di anatomia ed embriologia umana dell'università di Bruxelles.
Ha largamente contribuito alla conoscenza di importanti problemi della fecondazione e della partenogenesi, ma soprattutto la sua opera si è affermata nel campo ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La formazione del medico
Antoinette Emch-Dériaz
La formazione del medico
Nell'antica Grecia, la pratica del tirocinio medico, ovvero l'apprendistato al seguito [...] , e aveva effettuato molti esami post mortem dei pazienti che aveva seguito nelle corsie; in seguito egli scrisse che la conoscenza medica più utile da lui acquisita in quel periodo era quella delle visite in corsia condotte insieme alla sua guida ...
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Botanica
Tessuto di t. Tessuto conduttore costituito da tracheidi frammiste a cellule parenchimatiche vive. Il complesso accompagna il tessuto vascolare delle foglie di molte Gimnosperme; si ritiene che [...] dal 17° sec. il suo utilizzo come pratica specialistica (cerusia infusoria, enematica nova, chirurgia clysmatica). La mancata conoscenza dell’incompatibilità di gruppo sanguigno e delle altre reazioni da t. ne impedirono il diffondersi. Solo con l ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] erano ancora, almeno nel nostro paese, alla portata di ogni medico. È certo d'altronde che il D. aveva preso conoscenza di tutte le innovazioni e aveva avuto contatti con gli esponenti della nascente "medicina di laboratorio" sul piano dottrinale e ...
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ANDREASSI, Giacomo
Gianfranco Aghemo
Nato a Roma il 30 ott. 1897 da Eusanio e da Elena Panunzi, vi si laureò col massimo dei voti in medicina e chirurgia il 22 luglio 1922, con una tesi che fu ammessa [...] 'uomo. In questo istituto ebbe modo di approfondire le proprie cognizioni di embriologia umana e di porre le basi di quelle conoscenze che gli valsero, negli anni a seguire, la fama di uno dei migliori embriologi italiani.
Nel 1939, usufruendo di un ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...