Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] vita il viaggio"); come disegno fondante dell'invenzione narrativa, l'"altro vïaggio" escatologico, allegoria della progressiva acquisizione di conoscenza che conduce a Dio; come bagaglio linguistico e repertorio di immagini per la descrizione di un ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] intrapresa di «ricognizione del mondo» che lo Zibaldone rappresenta, per quanto l’habitus filologico (un amore per le conoscenze precise, per i dati dimostrabili) abbia anch’esso un carattere determinante nella formazione di questo pensiero, è ovvio ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] dalla metafora (antropomorfica), il primo tropo a fare la sua comparsa nei primi poeti data la sua capacità di suscitare conoscenza immediata. Seguono la metonimia, la sineddoche e l’ironia, tutti tropi che escono dalla fissità di puro schematismo ...
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FARINELLI, Arturo (Marte Vittorio Achille Arturo)
Lucia Strappini
Nacque a Intra (od. Verbania) il 31 marzo 1867, da Agostino e da Erminia Pironi.
Il padre, commerciante di granaglie, costretto ad emigrare [...] una mole ingente di ricerche che mettono in luce, fin dall'inizio, la straordinaria erudizione del F. unita a una conoscenza delle letterature europee che si andò facendo sempre più vasta. Frutto dei primi anni di ricerche sono: Grillparzer und Lope ...
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DRAGO, Vincenzo
Rita Tolomeo
Nacque a Cattaro in Dalmazia nel 1770 da Serafino.
La famiglia, appartenente alla nobiltà del luogo e ricordata di frequente nei documenti cittadini a partire dal sec. XIII, [...] A. Cesari il 20 nov. 1825 e da lui riportata (V, pp.VI s.), in cui, pur venendo lodata la sua profonda conoscenza della lingua, si auspicava una maggiore sobrietà, il D. ribadiva la sua opposizione a un ritorno ai modelli trecenteschi suggerendo anzi ...
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DEL BENE, Benedetto
Salvatore Adorno
Nacque a Verona nel 1749 da Girolamo e Barbara Cartolari. Il padre, uomo di lettere, lo educò alla lettura dei classici latini di cui divenne attento e appassionato [...] , nel 1850 a Milano, con una bella introduzione di I. Cantù. In quest'opera l'abilità del traduttore e le conoscenze agronomiche si fondono in un linguaggio chiaro, appropriato ed efficace. L'apparato di note esplicative rappresenta poi, di per se ...
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GUCCI, Giovanni
Angelo Fabi
Nacque a Faenza il 12 nov. 1776 da Francesco e Teresa Conti, in una famiglia fregiata del titolo comitale; compì la formazione culturale di base nel locale seminario, che [...]
Sul fondamento dell'educazione comune agli allievi del seminario di Faenza, il G. aveva acquisito anche una non superficiale conoscenza dei classici italiani e, più sensibile ai nuovi problemi della società e della cultura dei letterati dello stesso ...
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ARCONATI LAMBERTI, Giovanni Gerolamo
Elvira Gencarelli
Nulla si sa di sicuro intorno alla sua nascita: molto probabilmente l'A. era figlio illegittimo d'un Arconati e, forse, d'una Lamberti, "nato nella [...] Il che non impedì d'altro canto all'A. di vendere all'ambasciatore francese tutte le notizie di cui poteva venire a conoscenza.
Nel 1678 l'A. era di nuovo a Ginevra, quando la pubblicazione di un libello infamante contro il cardinal Portocarrero (Gli ...
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ARRIVABENE, Giovanni Francesco
Simona Carando
Figlio di Leonardo e di Paola Cattabeni, nacque a Mantova intorno al 1515, se può essere considerato coetaneo di Niccolò Franco al quale l'A. apparve presto [...] di diversi autori, I, Mantova 1547, cc. 72-82.
Lo scrittore intende chiarire che "il discorso amoroso è nato più tosto dalla conoscenza del mio e d'e mali altrui, che non dalle scole di Platone ove non sogliono entrare i poveri come son'io". E in ...
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BISSOLO, Ardighino (Bellino)
Cesare Segre
Nome e patria dello scrittore risultano dall'incipit del suo Speculum vite, dove egli è indicato come "Belinus Bixolus de Mediolano"; la sua professione dal [...] rivolti, oltre che a Milano, alla Marca Trevigiana. Se si aggiungono, a questa osservazione, alcuni altri fatti, e cioè la conoscenza dell'opera del B. da parte di Geremia da Montagnone, padovano; il fatto che il codice bodleiano che, unico, contiene ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...